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Giù il velo dalla grande menzogna

(Segue dalla home)

CIRCUIT passò allora a una dieta costante a base di argomenti massonici ed esoterici superficiali, amoreggiando poi con la mitologia, l’astrologia e la Cavalleria; la possibile riorganizzazione del governo francese; l’unica (anche se mai ben specificata) grandezza di Pierre Plantard e, naturalmente, il «Rinnovamento Nazionale Francese». Si promuovevano fieramente, inoltre, le tematiche antisemitiche e antimassoniche di VaincreNel 1962 il libro “Trésors du monde enterrés, emmurés, engloutis” di Robert Charroux fu un grande successo popolare in Francia. La mistura di Charroux di misticismo, misteri storici e tesori perduti, assieme all’interesse del pubblico nella sua narrazione sul «mistero di Gisors», permisero al “Priorato” di lanciarsi col grande pubblico. Citando una fonte interna, infatti, il “Priorato” dichiarò che la perduta cappella sotterranea di S. Anna a Gisors, in Normandia, avrebbe potuto contenere gli archivi segreti del “Priorato” oppure il tesoro perduto dei Cavalieri Templari. Naturalmente nessuna di queste fole si materializzò mai, ma la storia dette in compenso al “Priorato” quella visibilità necessaria per reclamizzarsi con successo, assieme con la sua falsa storia di Francia, quella dei discendenti di Gesù, e i vari ordini esoterici, soggetti che vennero pubblicati in diversi libri e articoli.

Storicamente ci fu davvero un Priorato di Sion: era un autentico ordine monastico cattolico. Un priorato è una casa religiosa od ordine. Sion o Zion è l’antico nome di Gerusalemme, dove l’ordine era acquartierato nel convento di Nostra Signora di Monte Zion. Quest’ordine monastico trasferì in seguito la propria sede centrale a S. Leonardo d’Acri in Palestina e più tardi in Sicilia. Nel 1617 cessò di esistere e venne assorbito dall’ordine dei Gesuiti. Non si trattò mai di una cabala d’interessi esoterici e politici, non ebbe mai alcuna influenza sui Templari o altri ordini cavallereschi, e non esiste oggi come ordine legittimo, cattolico o altrimenti: ne venne semplicemente usato il nome.
Due esempi illustreranno rapidamente come il “Priorato” plantardiano agiva per creare le sue storie.
In un caso esso tentò di impossessarsi della storia templare e di ritrarre i Templari come fedeli all’ordine e al proprio lignaggio romanzesco attraverso incartamenti interamente autocostruiti, poi definiti da vari autori compiacenti «i documenti del Priorato». Secondo uno di questi documenti la famiglia di un Gran Maestro Templare era originaria di Blanchefort, nelle vicinanze di Rennes-le-Château: peccato che Blanchefort fosse invece la magione di un nobile Cataro dallo stesso nome, e non di un Gran Maestro Templare.
Secondo esempio: Plantard dichiarava che il suo «vero nome» fosse St. Clair, benché non producesse alcun brandello di prova a sostegno; i Sinclairs (originariamente St. Clair), veri capi ereditari del rito massonico “scozzese”, erano legati secondo il “Priorato” da un matrimonio al fondatore dei Templari, Ugo de Payens. L’impossessarsi di nomi famosi associati con l’esoterismo era una tattica spesso usata al tempo degli Alfa Galati dalla destra francese antimassonica: similmente il “Priorato” — attraverso il suo capo Plantard — cercava di dimostrare di aver avuto un ruolo importante e antico in massoneria.

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Il “Priorato” costruì la farsa del lignaggio di Gesù creando dapprima l’apparenza di un autentico lignaggio esoterico per se stesso. Ci riuscì fabbricando storie che poi venivano depositate in biblioteche, nelle quali si parlava di associazioni fittizie con antichi gruppi esoterici, usurpando l’eredità di gruppi autentici, realmente esistiti anteguerra. Il gruppo maggiormente plagiato dal “Priorato” appare essere l’«Ordine dei Rosa-Croce del Tempio e del Graal», fondato da Josephin Péladan nel 1891 (nelle due foto: Péladan nel 1914), che fu veramente il gruppo intimamente connesso con l’affare di Rennes-le-Château. Alcuni tra i veri e i presunti collegamenti adottati dal “Priorato” includono: l’opera del pittore Nicolas Poussin; Emma Calvé, una cantante con numerosi legami occulti; presunte associazioni col Santo Vehm, i Cavalieri Templari e la sopravvivenza di una monarchia apparentemente perduta; diverse associazioni con prominenti personalità del mondo della cultura; sensazionali annunci della scoperta della tomba di Gesù; l’esistenza di un alto ordine esoterico dotato di conoscenza suprema; i Catari… (Bérenger Saunière, curato di Rennes-le-Château dal 1885 al 1917, avrebbe potuto essere legato all’Ordine dei Rosa-Croce del Tempio e del Graal di Péladan.)

Questa serie di scombinate associazioni risultano essere la fonte delle informazioni frammentarie che il “Priorato di Sion” ereditò sulla vicenda di Rennes-le-Château attraverso il «Conte Israele» Monti. La storia novecentesca del “Priorato” comincia in effetti con l’oscura figura di Georges Conte Israele Monti, segretario di Péladan. Nato a Tolosa nel 1880 ed educato dai Gesuiti, Monti considerò seriamente il sacerdozio prima di entrare nel mondo degli ordini iniziatici all’età di 22 anni, per divenire in seguito un massone d’alto livello del rito scozzese. Nel 1906 risultava già rapidamente avanzato all’interno dell’ordine di Péladan. Nel 1908 viaggiò in Egitto e nel 1909 si recò a Monaco di Baviera per conto di Péladan. In seguito alla morte di Péladan nel 1918, Monti tenta disperatamente d’imporsi come personalità di spicco dell’occultismo, riuscendo però sempre e solo a dare l’impressione di possedere solamente conoscenze parziali e incomplete. Così importanti erano per lui questi riconoscimenti che s’industriò per acquisire il titolo di “Conte Israele”.

Egli iniziò poi a raccontare storie melodrammatiche relative al suo coinvolgimento nelle presunte attività politiche di alcuni ordini esoterici, sebbene suo unico collegamento politico noto appare essere stato quello con Leon Daudet, fratello del dirigente del gruppo di destra “Azione Francese”. Nel 1922 Monti dichiarò entusiasticamente d’essere affiliato al controverso mago Aleister Crowley e al suo gruppo occulto, e disse di esser stato incaricato da alcuni gruppi occulti in Inghilterra e in Germania di creare un nuovo ordine.

Nel 1924 l’apprendista stregone si autopromosse maestro. Insieme a un uomo che si faceva chiamare Gaston Demengel, Monti, usando il nome di Marcus Vella, formò il minuscolo “Gruppo Occidentale di Studi Esoterici”. Si trattava di un’«organizzazione altamente segreta» (!), che pretendeva d’essere un corpo d’élite dedicato a condurre il mondo verso una pace duratura e composto da un ramo maschile e uno femminile (la “loggia di Iside”). Il numero degli adepti e il tipo di attività effettuate rimasero sempre ignote (e del resto era altamente segreto). Nel suo unico documento noto si fa riferimento alla riconciliazione degli ordini esoterici con la Chiesa cattolica come uno degli obiettivi dell’ordine.
Di questa meta, così come delle pretese di esclusività, elitarismo, e di un dichiarato interesse per la pace nel mondo, si ritrovano molte tracce negli insegnamenti del “Priorato di Sion” di matrice plantardiana.

Nell’ottobre 1936, il Bollettino delle officine superiori della Gran Loggia di Francia, organo della Gran Loggia Massonica, pubblicò un articolo che denunciava il Monti come trafficante d’informazioni, falso pretendente alla nobiltà, e possibile agente gesuita  Il 21 dello stesso mese Monti venne trovato morto. Un suo stretto collaboratore, dott. Camille Savoire, precipitatosi a esaminarlo, dichiarò che era stato avvelenato.
Savoire viene menzionato nei primi numeri del periodico Vaincre degli Alfa Galati, assieme a Plantard, all’estremista di destra Louis Le Fur e a un certo Maurizio Moncharville, fra i responsabili della rivista stessa. Nel numero 4 di Vaincre Le Fur scrive di aver «ricevuto l’iniziazione» negli Alfa Galati da Georges Conte Israele Monti, nel 1934.

Dal 1934 e fino alla sua morte, Monti abitò al n. 80 di rue du Rocher a Parigi. Per una strana coincidenza, nel 1942-43 Vaincre veniva stampato nella stessa strada al numero 45 da un certo Poirer Mitirat, il cui nome affiorerà di nuovo, dopo la guerra, in associazione con Plantard. Savoire poteva vantare una lunga storia di formazione di gruppi esoterici alternativi. Durante la sua esperienza in massoneria, Savoire si trovò spesso in disaccordo con le pratiche massoniche stabilite da lunga data, così come con gli obiettivi e gli stessi vertici dell’organizzazione. Come Monti, Savoire era un massone di alto livello del rito scozzese, iniziato a Ginevra nel 1910. Ma dal 1913 aveva formato un proprio gruppo, la Gran Loggia Nazionale Francese. Nel 1935, dopo la formazione degli Alfa Galati, egli formò un gruppo dall’interessante nome di Gran Priorato delle Gallie; morì nel 1951. La sua relazione con Monti e il suo coinvolgimento con ordini alternativi fecero del Savoire un probabile candidato per l’assunzione della leadership del Gruppo Occidentale di Studi Esoterici, carica rimasta vacante a causa della morte di Monti.

Esistono molte connessioni tra le attività del periodo pre-bellico di Plantard, di Monti e dei loro soci da un lato e i temi identificabili col postbellico “Priorato di Sion” dall’altro. È molto probabile che gli Alfa Galati possano esser stati una copertura per il gruppo di Monti, che poi continuò le proprie attività perfezionando e attuando un piano che sarebbe poi stato portato avanti sotto l’ombrello del “Priorato di Sion”.

Il primo obiettivo del “Priorato” fu quello di posizionarsi nella mente di un pubblico ingenuo come la suprema organizzazione esoterica occidentale. Esso sognava di utilizzare tale serbatoio di forze in modo sinarchico come mezzo per promuovere un’agenda mista di politiche destrorse e insegnamenti esoterici da fine secolo. Quella che è probabilmente la sua migliore trovata, il cosiddetto lignaggio nascosto — la linea di sangue dei discendenti di Gesù fino ai Merovingi —, conservato nei “documenti segreti del Priorato”, si basa sul presunto matrimonio di Giselle de Razes col Re merovingio del settimo secolo Dagoberto II. Inutile dire che Giselle de Razes non è mai esistita: fu una delle tante invenzioni di Plantard e soci.

Papus

La storia fraudolenta del “Priorato di Sion” e il suo falso lignaggio è stata creata utilizzando la grande mole di documenti esoterici pubblicamente disponibili nelle biblioteche francesi, nelle quali venivano inoltre introdotti documenti fasulli. Per esempio, le carte di Péladan sono state depositate nella Biblioteca dell’Arsenale, e gl’incartamenti di St. Yves vennero depositati alla Sorbona nel 1938 dal figlio del noto occultista francese Papus (foto), insieme con molte altre carte di Papus stesso.
Una ricerca effettuata dal dr. Paul Smith ha dimostrato che alcuni dei documenti che proverebbero il supposto lignaggio e un poema «ispirato dal Priorato», “Le Serpent Rouge”, risultano esser stati stampati dalla stessa pressa. È anche probabile che nel corso della guerra il “Priorato” possa aver avuto accesso agli archivi di società esoteriche e massoniche, alcuni dei quali piuttosto antichi, depositati nel Centro d’Azione Massonica controllato dal regime. Questo deposito era diretto da Henri Coston, giornalista e collaboratore di destra antisemita: guardacaso citato sulla prima pagina del primo numero di Vaincre.

Similmente, per creare una certa credibilità tra gli addetti ai lavori, il “Priorato” collegò l’albero genealogico di Plantard a una genealogia autentica originalmente apparsa in un’edizione speciale del diario storico “Les cahiers de l’histoire” (No. 1, 1960), che venne inserito nelle biblioteche contenenti altri documenti fabbricati dal “Priorato”. Ma la prima idea del lignaggio fasullo s’originò in due luoghi diversi.
Negli anni ’30 gli scritti e i discorsi dell’esoterista italiano Julius Evola (foto) ricevettero una certa prominenza in molti circoli filosofici, esoterici e politici di destra, mentre egli era ammirato da gerarchi nazisti come Heinrich Himmler. (Sono molti i temi del “Priorato” a essersi originati attingendo alle idee di Evola). Secondo il pensiero di Evola nel vecchio sistema dell’«ordine mondiale» il re era considerato un essere sacro; le virtù e i poteri divini discendevano su di lui. Le istituzioni tradizionali erano basate su lasciti sacri. Lo Stato stesso aveva un significato trascendente. Evola faceva riferimento inoltre a una qualità speciale del sangue esistente un tempo nelle case regnanti. Soprattutto ammirava come re ideale Goffredo di Buglione, primo re latino di Palestina subito dopo la prima crociata, il lux monarchorum.

L’uomo può solamente innalzarsi, scriveva Evola, per mezzo del governo di una élite spirituale, di coloro che vestono la cintura o corda degl’iniziati che segna i «portatori dell’influenza invisibile». (Tutte queste idee permeano il pensiero del “Priorato”, mentre i “documenti del Priorato” richiedono persino, ai membri, d’indossare una corda nel momento dell’iniziazione.)

julius evola
Walter J Stein

Per dar corpo al concetto del lignaggio, le idee di Evola vennero amalgamate con quelle provenienti da un’altra fonte, la dissertazione per il dottorato di Walter Johannes Stein (foto), pubblicata originariamente in Germania nel 1928. In questo lavoro, intitolato “Il Nono Secolo: Storia del mondo alla Luce del Santo Graal”, Stein, un conoscente stretto di Rudolf Steiner, evidenziò ciò che egli credeva fosse lo sfondo storico e simbolico dietro alle saghe del Graal. Come appendice al “Nono Secolo” si trova una tavola genealogica che Stein chiama «il lignaggio del Graal». Di quest’albero, un lato si estende alla casa reale di Francia e l’altro fa capo a Goffredo di Buglione. Una parte della tesi di Stein è che gli eventi delle vite di figure storiche reali possano aver servito da modelli per alcuni personaggi ed eventi nelle storie del Graal. Secondo Stein gli uomini associati a quest’albero genealogico vennero riconosciuti nel loro periodo come dotati di alta natura spirituale e capacità paranormali. Egli si dice però convinto che tali capacità siano svanite ormai da secoli dalle relative famiglie.

Un lettore impreparato che affrontasse l’opera di Stein potrebbe facilmente confondere le persone storiche reali con la simbologia adottata. In realtà però l’intento di Stein è puramente metaforico: illustrare il modo in cui le «forze positive spirituali rappresentate dal Santo Graal» si manifestino talvolta nelle vite e nelle azioni delle persone, e come queste possano influenzare società ed eventi. Egli non fece alcuna affermazione che potesse implicare il fatto che il Santo Graal fosse o potesse rappresentare un lignaggio reale, una vera discendenza di sangue.

Ormai smascherato e bruciato — forse anche a causa del successo del libro “Il Santo Graal” del trio Baigent-Leigh-Lincoln —, nel 1989 Pierre Plantard cercò senza riuscirci di salvare la propria reputazione e il proprio programma sostenendo che il “Priorato di Sion” era stato in realtà fondato nel 1681 a Rennes-le-Château. Nel settembre 1993 egli sostenne che Roger-Patrice Pelat era stato Grande Maestro del Priorato di Sion. Pelat era un amico dell'allora presidente francese François Mitterrand ed era al centro di uno scandalo che coinvolgeva il premier francese Pierre Bérégovoy. Un tribunale ordinò una perquisizione nell’abitazione di Plantard, trovando molti documenti, inclusi alcuni che proclamavano Plantard come «vero Re di Francia». Sotto giuramento, Plantard ammise che aveva fabbricato tutto, compreso il coinvolgimento di Pelat con il Priorato di Sion.
A Plantard venne ordinato di cessare e desistere da tutte le attività legate alla promozione del “Priorato di Sion” e visse lontano dai riflettori fino alla morte, avvenuta a Parigi il 3 febbraio 2000.

Queste in definitiva furono le fonti che, adoperate a proprio uso e consumo, vennero usate per fabbricare la storia dell’esistenza di una speciale linea di sangue, supportata e protetta da un’antichissima società esoterica che, pur rimanendo nell’ombra, stava dietro alla maggior parte degli eventi politici chiave e dei misteri della storia francese — e perfino dello stesso Graal.
Il cosiddetto lignaggio alla base del “Priorato”, però, non esiste. Non c’è alcuna linea di discendenti di Gesù fino ai Merovingi o ad altre famiglie; anzi, non esiste alcuna prova di qualsivoglia discendenza di Cristo. L’idea però rimane geniale e affascinante. E in effetti c’è ancora molta gente alla ricerca dei “segreti del Priorato di Sion”.

Si tratta dopotutto di una delle lezioni morali sulla recherche della realtà spirituale rappresentata dal Graal.