Mariano Tomatis è il più grande esperto italiano in materia di misteri (e soprattutto di "fole", cioè finti misteri costruiti ad arte). Il suo testo che segue è tratto dal sito del C.I.C.A.P. (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale). |
||
Sin dagli Anni Quaranta del XX secolo Rennes fu più volte visitata da un giovane esoterista francese chiamato Pierre Plantard (1920-2000), che fece amicizia con il curatore delle eredità lasciate da Saunière, Noel Corbu (1912-1968), e raccolse molte informazioni sulla vita del parroco. Corbu, che aveva fatto delle proprietà del parroco un ristorante, era solito favoleggiare sull'origine delle ricchezze di quello che - in seguito ad alcuni articoli sulla stampa locale - fu chiamato Le Curé aux milliards: nei racconti di Corbu, tra l'altro romanziere dilettante, Saunière aveva ritrovato, grazie alla decifrazione delle pergamene ritrovate nell'altare, il tesoro di Bianca di Castiglia.
Gli articoli usciti sull'argomento sulla Depeche du Midi fecero accorrere nella zona decine di cercatori di tesori, tra i quali Robert Charroux, che nel 1962 nel suo libro Trésors du monde parlò del presunto ritrovamento di Saunière. Delle voci che iniziarono a circolare si occupò il custode della Biblioteca di Carcassonne, René Descadeillas: la sua posizione gli consentiva di accedere ai documenti originali intorno alle vicende descritte da Corbu. Nella sua Notice sur Rennes le Château et l'abbé Saunière lo studioso smontò gran parte delle "voci" diffuse da Corbu, pubblicando i documenti che dimostravano la vera origine delle ricchezze di Saunière: una monumentale impresa di vendita di messe per corrispondenza. Sebbene la Notice contenesse diverse imprecisioni (e più di recente si scoprirà che le ricchezze di Saunière non provenivano solo dalle messe ma anche da finanziamenti occulti da parte di filomonarchici che si opponevano alla Repubblica), il lavoro di Descadeillas poteva già fornire una prima ricostruzione corretta delle vicende.
Mentre i cercatori effettuavano i primi scavi nei dintorni del paese, rivelando molti reperti che testimoniano la secolare storia del paese, nel 1956 Pierre Plantard fondava in Svizzera, insieme a tre amici, un gruppo di ispirazione esoterica chiamato Priorato di Sion, il cui nome si ispirava ad un monte nei pressi della città di Annemasse, il monte Sion. Come molti altri gruppi esoterici, anche il Priorato di Sion - nella persona di Plantard - fece enormi sforzi per crearsi un passato glorioso e antico: falsificando una serie di documenti e collegando con personaggi fittizi moltissimi alberi genealogici separati, Plantard intendeva proporsi come discendente dai re Merovingi, e quindi possibile erede di un ormai anacronistico trono francese. Molto del materiale creato a tavolino da Plantard e soci venne depositato alla Biblioteca Nazionale di Parigi sotto molti pseudonimi, tra cui quello di Henri Lobineau, pseudo-autore dei Dossier Secrets che raccoglievano le su citate genealogie collegate ad arte.
Il libro di De Sède fu letto alla fine degli Anni Sessanta del XX secolo da un giornalista della BBC, Henry Lincoln, che - sconvolto dalle rivelazioni dello scrittore francese - ai misteri di Rennes-le-Château dedicò tra il 1972 e il 1981 tre documentari della serie "Chronicle": The Lost Treasure of Jerusalem? ("Il tesoro perduto di Gerusalemme"), The Priest, the Painter and the Devil ("Il prete, il pittore e il diavolo") e The Shadow of the Templars ("L'ombra dei Templari"). Per il terzo documentario, Lincoln si avvalse della collaborazione di Richard Leigh, romanziere appassionato di esoterismo, e di Michael Baigent, giornalista e psicologo; il successo della serie assicurò al libro che raccoglieva gli studi presentati vendite da capogiro. Le conclusioni cui giunsero sono ormai oggetto di scherno da parte degli storici più seri. Perfino alcuni studiosi di esoterismo come Mariano Bizzarri e Francesco Scurria scrissero: "Dopo anni di ricerche sappiamo, ora, che la tesi di Lincoln e soci riposa su un cumulo di inesattezze, falsità e manomissioni. I pretesi manoscritti sono un falso palese e dichiarato. Non esiste discendenza di Dagobero II, né tanto meno vivono Merovingi pretendenti a un trono che è caduto con Luigi XVI [...] L'Ordine di Sion non è mai esistito; quanto al Priorato, le sue tracce nascono e muoiono con l'atto di registrazione depositato nel 1956. Né l'uno né l'altro sono stati fondati da Goffredo di Buglione, e con i Templari e la Massoneria esoterica hanno tanto a che vedere quanto un terrestre con un marziano". Nel 1989 Pierre Plantard, in seguito all'imprevista evoluzione della sua storia dovuta al best seller inglese, rinnegò tutto quanto aveva affermato in precedenza e propose una seconda versione della leggenda, sostenendo che il Priorato non era nato durante le Crociate ma nel 1781 a Rennes-le-Château. Incarcerato per truffa, chiuderà in questo modo una carriera costantemente in bilico tra la beffarda ironia e le anacronistiche aspirazioni monarchiche. Il romanzo di Dan Brown Il Codice Da Vinci riporterà al centro della scena mondiale il Priorato di Sion, affermando - all'interno delle note storiche che precedono il romanzo - che la descrizione storica dell'organizzazione è vera. Sono tali e tanti i punti di contatto con Il Santo Graal che Michael Baigent e Richard Leigh denunceranno Brown per plagio. Henry Lincoln, invece, dichiarerà di non credere più minimamente alle teorie proposte da lui stesso nel libro. I più recenti studi di Mario Arturo Iannaccone hanno dimostrato interessanti connessioni del corpus leggendario di Rennes con i romanzi di Maurice Leblanc del ciclo di Lupin, aprendo nuovi orizzonti alle analisi storiche degli avvenimenti occorsi nell'Aude di fine Ottocento, che rappresentano il vero enigma di Rennes-le-Château. Il sito italiano dedicato a Rennes-le-Château:www.renneslechateau.it Il sito ufficiale del paese di Rennes-le-Château: www.Rennes-le-Chateau.fr Il sito francese che riporta i più recenti ritrovamenti documentali sulla vicenda: www.octonovo.org La più completa documentazione sul Priorato di Sion raccolta da Paul Smith: priory-of-sion.com/ Qui sotto: una delle false pergamene. |
||
![]() |
||
|