Yama: Termine sanscrito impiegato nelle filosofie indiane, che significa divieti, controllo, e sta ad indicare una delle condizioni fondamentali per conseguire gli scopi dello Yoga (v.). I principali sono: · Ahimsa (non fare il male a nessuno, né con l’azione né con il pensiero); · Satya (non mentire); · Asteya (non appropriarti dei beni altrui); · Brahmaciarya (tutti i desideri umani risiedono in Brahman, il Dio); · Aparighraha (operare un processo di interiorizzazione costante).

Yang: Termine parte della cosmologia dell’Asia sudorientale, rappresentante il principio positivo, maschile, attivo, il lato luminoso di tutte le cose. Lo Y. È sempre collegato e complementare con il principio opposto, lo Yin (v.). Tutto ciò che proviene dalla natura del cielo è Y; esso indica anche l’interiore, l’essenziale, lo spirituale, tutto ciò che è in atto. È uno dei fulcri dell’universo, e non è mai senza lo Yin. Allo Y. Corrispondono i numeri dispari, detti anche celesti. Soltanto il vero uomo, il figlio della Terra e del Cielo, riesce ad equilibrare i due principi. Secondo il Guenon (La Grande Triade, Ediz. Adelphi) "Le due categorie di Yin e Yang si ricollegano simbolicamente alla luce ed all’ombra. In tutte le cose il lato luminoso è Yang, quello oscuro è Yin, ma dato che l’uno è inseparabile dall’altro, essi appaiono più come complementari che come opposti. Il senso di luce e di ombra si trova nella sua accezione letterale nella determinazione dei luoghi geografici. Ed il senso più generale in cui Yin e Yang si estendono alle estremità di ogni completamento, trova innumerevoli applicazioni in tutte le scienze tradizionali. Il Cielo è interamente Yang, e la Terra interamente Yin, il che significa che l’Essenza è atto puro, mentre la Sostanza è pura potenza. Ma soltanto essi lo sono così allo stato puro, poiché sono i due poli della manifestazione universale".

Yazidi: Seguaci di una religione di ispirazione zoroastriana, diffusa tra la popolazione araba in una ristretta area dell’Armenia, oggi ammontanti a circa 100.000 unità. Essi credono che l’Essenza divina sia personificata nell’Angelo Pavone, denominazione particolare di un Maestro del Sufismo (v.).

Yin: Termine parte della cosmologia dell’Asia sudorientale, rappresentante il principio negativo, passivo, femminile, il lato oscuro di tutte le cose. Si trova sempre strettamente congiunto, e quindi complementare, all’altro principio opposto, quello di Yang (v.). Y è quanto proviene dalla natura della terra, ciò che è esteriore. Allo Y. Corrispondono i numeri pari, detti anche terrestri.

Yoga: In sanscrito significa unione. È una dottrina psico fisica tendente all'unione del Sé individuale con il Sé universale, e quindi alla liberazione (moksa). Diffusa in India da tempi molto antichi, addirittura anteriori ai Veda (v.) ed all'invasione indoeuropea. Lo Y. ha le sue basi speculative nella teoria Samkhya, e costituisce la controparte operativa di tutti i sistemi filosofici indiani e di tutte le dottrine religiose, ortodosse (brahmanesimo) ed eterodosse buddhismo e jainismo). A differenza del Samkhya è teista, poiché crede in un Dio personale (Isvara) che lo yogin deve meditare al centro del proprio cuore. Lo Y. ha come fine immediato la purificazione dell'anima dalle cinque impurità (o klesa: ignoranza, egoismo, avversione, attaccamento a quanto non è il Sé, ed alla materia) e la dissoluzione delle modificazioni continue (vrrti) cui è soggetto il pensiero umano (citta). Lo Y. si articola secondo otto gradi, detti anga (membra), di cui quattro superiori. I primi sono: yama (proibizioni: non uccidere, non rubare, ecc.), niyama prescrizioni: astinenza sessuale, ecc.), asana (posture del corpo), pranayama (controllo del respiro), e trovano compimento nei secondi, ovvero pratyahara (ritrazione dei sensi dagli oggetti esteriori all'interno di sé), dharana (concentrazione), dhyana (meditazione) e samadhi (estasi). Lo Y. codificato da Patanjali (II sec. D.C.) viene definito classico, mentre esistono anche forme di Y. non classico, quali il Kriya-yoga (Y. dell'azione), il Raja-yoga (Y. reale), il Mantra-yoga (Y. dei Mantra), lo Hatha-yoga (Y. violento, così definito per la violenza delle tecniche praticate) ed il Laya-yoga (Y. delle dissoluzioni, simile al precedente).

Yogi: Termine che definisce il seguace del sistema Yoga (v.). In senso più lato indica quanti ricercano l’autorealizzazione, il conseguimento della liberazione e l’unione a Dio, attraverso la sapienza, la retta azione e l’autocontrollo. Grazie alla vera realizzazione metafisica, svincolata da ogni contingenza, lo Y. è reso identico a quell’Uomo Universale che ha raggiunto e possiede, nel loro pieno sviluppo, le più elevate possibilità.

York: Città della Gran Bretagna, con oltre 100.000 abitanti, situata nell’Inghilterra settentrionale nella circoscrizione dello Yorkshire, alla confluenza del fiume Ouse con il Foss. In origine era un semplice villaggio celtico, che divenne importante stazione romana nel 70 d.C., grazie alla sua posizione strategica. Fu sede del quartier generale della IX legione (Ebucanum). Colonia romana nel II secolo, fu assegnata alla Britannia inferior da Settimio Severo: Rimase importante anche dopo l’evacuazione romana agli inizi del V secolo. Ben presto sede vescovile, poi capitale dell’omonimo regno degli Angli, e quindi di quello fondato dai Danesi (867), che la chiamarono Yorvick, da cui l’attuale denominazione. Per tutto il medioevo fu una delle più splendide e ricche città dell’Inghilterra, celebre per la sua scuola, fondata già nel VII secolo. Occupata dai Normanni nell’XI secolo, divenne sede episcopale di tale importanza che i suoi arcivescovi tentarono di sostituirsi a Canterbury come primati d’Inghilterra. Più volte vi si riunì lo stesso parlamento inglese, e vi risiedettero i sovrani. Il quinto figlio di Edoardo III, Edmondo di Langley (1341-1402), fu creato duca di Y. nel 1385, fondando così il ramo di Y. della casa regnante inglese. Da Y. iniziò nel XV secolo il sanguinoso conflitto detto guerra delle Due Rose, che vide schierate in contrapposizione la casa reale dei duchi di Y. e quella dei Lancaster. Il declino economico della città ebbe inizio dopo la sconfitta del casato dei duchi di Y., anche se, conservata intatta la sua importanza strategica ed ecclesiastica, più volte, nel corso del XVI secolo, tentò di ribellarsi e di sollevarsi contro Enrico VIII ed Elisabetta I.

York (Rito): Nome del Rito Massonico degli alti Gradi, denominato anche Rito Americano (v.).

Yu: Termine cinese che significa: 1) desiderio che, per i seguaci del Tao (v.), quando non è normale, ostacola il controllo spirituale dell’individuo, 2) Essere Eterno, ovvero il principio metafisico del Tao.

Yuga: Termine che significa epoca, indicante le misteriose suddivisioni del tempo presenti in molte religioni orientali. Secondo le dottrine brahmaniche, un giorno di Brahma equivarrebbe a 4.320.000.000 anni (v. Kalpa), ed altrettanti una notte di Brahma.