-Stonehenge: È senza dubbio il luogo misterioso più conosciuto d'Europa. In una della prime opere dedicate a Re Artù, la Vita Merlini (circa 1140) di Geoffrey di Monmouth, si parla di un complesso circolare composto da enormi pietre, la Chorea Gigantum (Danza dei giganti) che si trovava in Africa, poi era stato portato in Irlanda da un popolo di giganti. Qui era stato sistemato sul Monte Killarus, come monumento funebre per quattrocentosessanta nobili soldati di Aurelio Ambrosius, uccisi dai Sassoni. Re Uther Pendragon tentò di trasportarlo in Inghilterra, ma l'impresa era superiore alle sue forze, così dovette rivolgersi al mago Merlino. Questi, con l'aiuto degli angeli, lo trasferì nella piana di Salisbury, presso Amesbury (Wiltshire), dove esiste tuttora con il nome di S. Ai giorni nostri il primo impatto con S. è quantomeno deludente, in quanto forse eccessivamente organizzata per il turismo di massa. Infatti la zona è circondata da una specie di fiera da strapaese, con venditori di souvenir, bibite e cartoline; ma è sufficiente riuscire ad estraniarsi da quella gran bagarre per trovarsi avvolti dal fascino misterioso che permea l'intero ambiente. Massi oblunghi simili a colonne spesso sormontati da architravi del peso di parecchie tonnellate si levano tutt'intorno distribuiti in cerchi concentrici; l'effetto generale è quello di una magica arena in cui non è difficile immaginare antichi sacerdoti Druidi intenti a misteriose evocazioni. Dopo un'occhiata panoramica a 360 gradi, al visitatore non rimane che alzare gli occhi al cielo: è forse lì che si trova la risposta ai molti interrogativi sollevati dalla disposizione dei Megaliti (v.). E difatti pare che sia così. Abbandonata l'iniziale ipotesi che il complesso fosse una sorta di cattedrale elevata dai Druidi su un terreno magico e destinata ai sacrifici umani, la probabile funzione di S. è stata forse identificata all'inizio di questo nostro secolo. Gli studi dell'astronomo e scienziato Sir Norman Lockyer hanno portato alla datazione delle varie fasi del complesso. I megaliti sono stati eretti attorno al 2800 a.C., parzialmente distrutti, risistemati nel 1560 a.C. e successivamente di nuovo abbattuti. Nel corso dei secoli S. ha subìto vari attacchi, non ultimo quello dei sacerdoti cristiani che vi vedevano una sorta di tempio del demonio. Gli archi che compongono i vari cerchi concentrici sono rivolti verso il Sole e le costellazioni. Secondo il Lockyer, lo scopo sarebbe stato di poter studiare gli spostamenti di questi astri, in base alle ombre proiettate dalle pietre e a certi allineamenti tra il Sole e gli archi che si verificano in alcuni giorni dell'anno. Secondo Gerald Hawkins, astronomo americano, S. altro non è che un gigantesco computer di pietra, che consente di effettuare complicati calcoli sul sorgere e tramontare del Sole, sui movimenti della Luna e sulle eclissi. Euan Mac Kie, direttore del museo di Glasgow, sostiene che esisteva una sorta di scuola nei dintorni di Durington Walls, ove i discepoli venivano iniziati ad antiche misteriose discipline. Intanto, incuranti delle conclusioni scientifiche e della sorveglianza della Polizia di Sua Maestà, ancor oggi membri dell'United Ancient Order of Druids , una setta fondata nel 1883, continuano a utilizzare quella che loro ritengono la Cattedrale dei Druidi per compiervi riti misteriosi. Nel 1986 è stata loro vietata la celebrazione del tradizionale Festival di mezza estate, dopo violenti scontri tra la polizia e i partecipanti.

Storia di Giuseppe il falegname. Vangelo apocrifo sull’infanzia di Gesù, in cui si accenna anche al matrimonio di Giuseppe con Maria ed alla morte di Giuseppe che, secondo l’ignoto autore, sarebbe avvenuta all’età di centoundici anni. Il vangelo inizia così: "Questo è il trapasso del nostro padre Giuseppe il falegname, padre di Cristo secondo la carne, il quale visse centoundici anni. Il nostro Salvatore ne ha raccontata l’intera vita ai suoi Apostoli sul Monte degli Ulivi, e gli Apostoli a loro volta hanno scritto queste parole, e le hanno depositate nella biblioteca di Gerusalemme. Il giorno in cui il santo vegliardo lasciò il suo corpo fu il 26 del mese di Epep (luglio)".

Strage degli innocenti: Episodio raccontato dal vangelo di Matteo (2, 15, 8), in cui si riferisce che Erode il Grande, re di Giudea, avendo appreso dai Magi (v.) che in Betlemme era nato Gesù, re dei Giudei, avendo timore di perdere il proprio trono, ordinò la soppressione di tutti i fanciulli di età inferiore ai due anni.

Stretta Osservanza: Ordine della Stretta Osservanza (v.).

Struttura della Giunta: (G.O.I.) Sono membri effettivi della Giunta del Grande Oriente d'Italia con diritto di voto: il Gran Maestro, i due Grandi Maestri Aggiunti, il Primo Gran Sorvegliante, il Secondo Gran Sorvegliante, il Grande Oratore ed il Grande Tesoriere. Partecipano alle sedute della Giunta del G.O.I., senza diritto di voto: il precedente Gran Maestro, il Gran Segretario, i due Rappresentanti del Consiglio dell'Ordine, il Presidente del Collegio dei Grandi Architetti Revisori od il suo delegato, il Grande Oratore Aggiunto, il Gran Segretario Aggiunto ed il Gran Tesoriere Aggiunto (Art. 34 della Costituzione dell'Ordine).

Struttura della Gran Loggia: La Gran Loggia è composta dal Gran Maestro che la presiede, dai Grandi Dignitari, dai Grandi Ufficiali e dai Maestri Venerabili insediati nelle Logge del Grande Oriente d'Italia. Partecipano alla Gran Loggia anche i componenti di diritto ed i visitatori. Solo i rappresentanti delle Logge hanno diritto di voto (Art. 26 della Costituzione dell'Ordine).

Struttura della Loggia: (G.O.I.) La Loggia è composta dai Fratelli iscritti nel piè di lista. Per costituire una Loggia è necessaria l'adesione di almeno sette Fratelli con il Grado di Maestro. Nell'Oriente ove abbiano sede più Logge, il numero dei fratelli fondatori è elevato a quindici, di cui almeno sette con il Grado di Maestro. La Loggia acquisisce il riconoscimento con il rilascio da parte del Gran Maestro della Bolla di Fondazione. Si fregia della Bandiera nazionale e di un proprio Labaro. La Loggia assume una denominazione ed è contraddistinta da un numero; si riunisce nel Tempio, luogo sacro ed inviolabile di meditazione e di riflessione. Tutte le cariche di Dignitario di Loggia sono elettive, tranne quella di Segretario, che viene nominato direttamente dal Maestro Venerabile. Il Regolamento dell'Ordine determina le capacità elettorali dei L.M., le incompatibilità e le modalità di elezione e di insediamento (Art. 17 della Costituzione dell'Ordine).

Sublimazione: Termine del linguaggio alchemico, con il quale viene indicato il processo di purificazione della materia, con l’eliminazione di tutte le scorie residue ed eterogenee in essa contenute. Attraverso questo processo la materia riacquista l’alone di perfezione di cui era stata privata, e si libera dai legami che la tengono imprigionata (v. Alchimia).

Subordinazionismo: Tendenza eretica manifestatasi in forme diverse presso alcuni autori cristiani del II e III secolo, come Giustino, Taziano, Teofilo di Antiochia, Tertulliano, Ippolito, Origene (v.) ed Eusebio di Cesarea. Il S. rappresentò una fase del processo definizione del dogma trinitario. Sotto l’influsso platonico e gnostico, concepì la seconda persona della Trinità, il Verbo, come essere intermedio tra Dio ed il mondo, partecipe del divino ma gerarchicamente subordinato al Padre. Sostenne anche la subordinazione dello Spirito Santo al Figlio. Il S., come reazione alle eresie modalistiche (monarchioanismo, patripassianismo e sabellianismo, v.) che annullavano la distinzione delle persone divine, ebbe un concorrente nell’adozianismo (v.), e costituì il presupposto all’arianesimo (v.).

Sudario: v. Veronica e Sindone.

Sufismo: Termine derivato dall'arabo suf, lana grezza. Tendenza mistica musulmana, originata dal rigido ascetismo di alcuni settori dell'Islam primitivo, e dalla predicazione di taluni zelanti che esortavano ad abbandonare le cose del mondo per isolarsi il località desertiche. La dottrina si rifà alla figura di Maometto profeta e pietoso predicatore (in età giovanile9 alla Mecca, mentre la shari’a (v. Islamismo), fondamento dell’Islam, sviluppa l’insegnamento di Maometto nel periodo di permanenza a Medina, dove fu capo politico e militare, nonché severo legislatore. I primi Sufi dell’VIII secolo furono asceti e quietisti piuttosto che mistici, ma successivamente (IX Secolo) l’ascetismo venne considerato solo come il primo tratto di un lungo viaggio, allenamento preliminare ad una più ampia vita spirituale. Il S. ebbe una prima impronta dottrinaria da Hasan al-Basri (?-728). Altri maestri, detti appunto Sufi, che proclamarono la possibilità dell'intuizione di Dio in contrapposizione all'intellettualismo ed al formalismo, furono al-Mhasibi (?-857) ed al-Hallag (ucciso nel 921 come eretico). Illustri mistici furono pure Abu hamid al-Ghazali (?-1111), as-Suhrawardi Maqtul (condannato a morte nel 1191 per eresia) ed Ibn al-Arabi (m. 1240). In parte influenzato dal neoplatonismo e dal monachismo cristiano, il S. delineò una complessa dottrina ascetica, il cui primo passo consiste nel pentimento, cioè nella conversione. In seguito il penitente, sotto la guida di un maestro spirituale, compie un periodo di prova di tre anni, che gli permette di diventare padrone del proprio cuore. Si realizzano così i vari stadi della via mistica, ai quali corrispondono gli stati del mistico stesso culminanti nel lampo dell'intuizione divina. Il S., specie all’inizio, fu fortemente osteggiato da tutte le correnti teologiche musulmane, a causa della sua esaltazione della virtù deIl’amore, ritenuta più importante persino della prerogativa cardine della legge islamica: l’obbedienza. Il punto d'arrivo del sufi è quindi un'esperienza emozionale, il rapimento nell'amore divino. Tale esperienza mistica può realizzarsi esclusivamente in comunità organizzate. Per questa fondamentale ragione il S. è articolato in confraternite ed ordini di poveri (faqir) oppure di mendicanti (darwis), tuttora presenti soprattutto nelle regioni dell'Africa settentrionale. Queste si diffenziano tra loro per gli abiti, per il giorno settimanale dedicato ad Allah, e per il tipo di esercizi religiosi. La via di elevazione spirituale del S. è detta "Sentiero", già esposto nel più antico e completo trattato, il Kitab al Luma, che lo descrive composto da Sette Gradi, ognuno risultante dai precedenti e che descrivono la disciplina ascetica ed etica , ovvero il Metodo, lungo il quale si sviluppano i Dieci Stati, che ne sono la conseguenza e la finalità. I Sette Gradi sono: il Pentimento, l’Astinenza, la Rinuncia, la Povertà, la Pazienza, la Fiducia in Dio e la Sottomissione. Mentre i Gradi possono essere acquisiti e padroneggiati con la volontà, gli Stati sono disposizioni e sentimenti sui quali l’uomo non ha poteri, poiché provengono da Dio per catturare il cuore di ognuno, senza che ci sia possibilità di accettarli o respingerli. I Dieci Stati sono: la Meditazione, la Vicinanza a Dio, l’Amore, il Timore, la Speranza, il Desiderio ardente, l’Intimità, la Tranquillità, la Contemplazione e la Certezza.

Sunna': Termine arabo traducibile in usanza, consuetudine. Parte della legge musulmana che si fonda sul corpo della tradizione, contenente relazioni su usi e precedenti di fatto. Si distingue dal hadith, che è il racconto canonico che riferisce le parole e gli atti di Maometto. Ricordando come tutti i musulmani diano immensa importanza alla S., si definiscono sunniti i seguaci del sunnismo, cioè tutti quelli che dopo la battaglia di Siffin (657) non si ribellarono (kharigiti) e non seguirono il partito di Alì (siiti). I sunniti, che tuttora rappresentano la stragrande maggioranza dei musulmani, erano in pratica gli ortodossi che riconoscevano la legittimità dei quattro califfi ben diretti e di Mu'awiya I, ed il principio che il califfo dovesse essere un quraisita senza preferenze per la famiglia di Maometto. Successivamente i sunniti considerarono il califfo sempre più chiaramente capo temporale, senza autorità alcuna in materia di fede e di legge divina, avviando così la formazione d'una realtà ecclesiastica più autoritaria, ma non coincidente con il potere politico. Attualmente le differenze non sono più così rilevanti, e riguardano soprattutto l'osservanza rituale.

Sunniti: Denominazione dei Maomettani ortodossi, rappresentanti la maggioranza (circa il 90%) dei seguaci dell’Islam. Essi, in opposizione ai dissidenti Sciiti (v:).e Kharigiti (v.), considerati eretici, accettano la Sunnah, o Sunna’ (v.).

Sutra: Termine sanscrito traducibile in filo conduttore oppure in regola. Nella letteratura indiana indica l'aforisma, la sentenza breve. Molte opere indiane sono composte in S., prima fra tutte quelle facenti parte del Vedanta, membra del Veda, che prendono il nome di S. perché sono costituite da un insieme di norme religiose, rituali, giuridiche ed etiche, che regolavano la società brahmanica. È anche denominata S. una delle dodici ampie sezioni in cui sono ripartiti i testi del buddhismo mahayana, tra i quali eccellono la biografia del buddhismo (lalita-vistara) ed il libro del loto della Buona Legge (Saddharmapundarikasutra), composti tra il I ed il VI secolo. Nello stile aforistico dei S. sono stati tramandati i dettati dei testi originari dei sei darsana, (punto di vista, opinione), i sistemi filosofici classici indiani.

-Svadhistana: Nome del secondo Chakra, localizzato poco al di sopra del pube, che è associato alle gonadi, ai genitali, ai reni, al basso addome ed ai sistemi circolatori. La sua funzione è legata al desiderio, al piacere, alla sessualità, alla procreazione, alla capacità di provare emozioni primordiali non mentali. Gli organi collegati con il S. sono: intestino, vescica, utero, ovaie, prostata. I reni sono proprio il simbolo della paura. Le disfunzioni del S. provocano a livello fisico impotenza, frigidità, patologie dell’apparato genitale, anche a livello lesionale (fibromi, adenomi prostatici, ecc.), dell’apparato urinario e rigidità lombosacrale. Dal punto di vista psicologico un S. scompensato comporta mancanza di autostima, fobie, panico ed ansietà. Dal punto di vista emozionale, lo squilibrio di questo Chakra può condurre alla ricerca ossessiva del piacere, anche e soprattutto a livello sessuale sino all’aberrazione, qualora sia iperfunzionante, ma anche ad una totale chiusura nei confronti della sessualità della vita, generando una sorta d’anestesia della capacità di provare gioia non intellettuale, qualora sia invece ipofunzionante. Questo Chakra si riscontra spesso scompensato nei soggetti di sesso femminile (si tenga presente che la polarità propria di questo Chakra, come quella di tutti i Chakra pari, è Yin). Il S. indica la nostra parte emozionale, le nostre paure, le cose che ci hanno spaventato, che ci paralizzano. È il primo passo dell’energia verso la smaterializzazione. Vale sempre la pena di ricordare, che i quattro principi alchemici sono in fondo i quattro principi dell’energia: · 1) principio: nell’uno è il tutto, cioè nella mia cellula avviene la stessa cosa che avviene nella cellula della galassia; · 2) principio: la materia è la parte invisibile dell’invisibile, cioè quello che noi vediamo materializzato, è la parte che noi abbiamo reso tangibile rispetto all’omologa energia invisibile; · 3) principio: come in alto così in basso e viceversa, cioè lo Yin e lo Yang, il bianco e il nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, ovvero quello che avviene ad un livello avviene anche all’altro livello. · 4) principio: la natura è costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che solo nella fede quello che ti brucia dentro ti permette di rinnovare la tua vita. Le pietre collegate con il S. sono: Agata Corniola, Eliotropio, Crisocolla, Crisoprasio, Quarzo Femmina, Ammonite, Angelite, Pietra Di Luna, Opale, Giada, Tigre Di Ferro, Howlite, Agata Muschiata, Legno Pietrificato, Magnesite e Magnetite (v. Chakra).

-Swastica: Termine derivato dal sanscrito swastika, salute. È il più antico simbolo sacro della razza indoeuropea è la croce gammata od uncinata, detta Svastika in India e Fyrfos nell’antica Scandinavia. Essa é formata da quattro braccia uguali terminate da segmenti od uncini ad angolo retto da destra a sinistra, che danno alla figura il senso del movimento. La croce uncinata, simbolo antichissimo originato dalla stilizzazione della ruota semplice o raggiata, è rappresentata sulle ceramiche elamite, sugli idoli femminili di Troia, sui vasi di stile geometrico del Dipylon e su quelli rodii, su statuette fittili, utensili e fibule della Beozia, sui vasi cinerari e le urne a capanna del periodo villanoviano in Italia. A volte la S. appare in forma curvilinea a doppia S incrociata, come nelle fuserole di Troia ed in certe decorazioni micenee. Nelle figurazioni indiane la S. appare al posto del sole, come simbolo di benessere e di vita. Nel Tibet i lama rossi della setta Bon avevano adottato una S. con segmenti a senso inverso da sinistra a destra, detta Sauvastica. Tale simbolo venne adottato all’inizio del XX secolo da vari gruppi antisemiti, in riferimento alla sua presunta origine ariana (anziché tibetana), e fu poi ufficialmente assunto da Hitler come emblema del partito e dello stato nazionalsocialista. Ancora oggi è usata come simbolo da vari gruppi neonazisti, soprattutto dai cosiddetti naziskins. Y (Massoneria) La S. è anche praticamente formata da quattro squadre (v.), che partono da un centro comune per comporre una specie di ruota, quella della creazione e del divenire. È infatti un emblema usato per rappresentare il "Fuoco creatore di tutte le cose", con cui i nostri avi identificavano la divinità suprema. Questa mette ordine (Ordo) nel Caos (ab Caos) originario, portando dalla potenza all’atto il quaternario degli elementi. Questi ultimi, emanazioni immediate della Causa produttrice, corrispondono alle squadre della S., il cui braccio verticale ingenera simultaneamente l’Aria e la Terra, mentre da quello orizzontale si dipartono il Fuoco e l’Acqua. Questi due ultimi elementi occulti agiscono l’uno in senso ascendente e dilatatorio, l’altro inversamente, nel senso del flusso e della costrizione. Entrambi rientrano nella categoria della passività (tratto orizzontale della croce), per determinarvi le alternanze del moto vitale. Gli altri due elementi sono invece i risultati passivi di un intervento attivo. L’uno corrisponde alla volatilità, alla leggerezza che ha conquistato le altezze dove ormai plana. L’altro si è formato dal deposito di sedimenti pesanti che, diventando sempre più spessi e densi, si sono solidificati.

Swedenborg Emanuel: Naturalista, metafisico, mistico e teologo svedese (Stoccolma 1688-Londra 1772). Partito da interessi scientifici e da una impostazione meccanicistica di tipo cartesiano, approdò a posizioni mistiche e visionarie. È autore dell’opera teosofica Arcana coelestia (1749-56), presa di mira da Kant. A questa svolta contribuirono sia gli influssi del platonismo di Cambridge, che spiritualizzò progressivamente il suo meccanicismo originario, sia le esperienze allucinative e psicosensoriali che ne toccarono la personalità verso il 1740. Profondamente convinto di essere portatore di una nuova rivelazione, fondò alcune sette religiose denominate la Nuova Gerusalemme (v.), tuttora esistenti soprattutto in America ed in Inghilterra. Y (Massoneria) Illustre riformatore dei riti massonici, S. trattò nelle sue opere di Dio, dell’infinito, dello spirito, della materia e della creazione. Conoscitore di molte lingue antiche, ricercò i vecchi misteri massonici arrivando ad affermare che le dottrine dell’Istituzione derivano dagli Egizi, dai Persiani, dai Giudei e dai Greci. Mescolando principi religiosi con idee massoniche, immaginò una nuova religione riformante quella di Roma, e su tale tema scrisse la Gerusalemme Celeste ed il Mondo Spirituale. Fu uno dei più dotti tra gli illuminati famosi. Il suo sistema massonico, che poi si impose sia in Svezia che in Norvegia, fu importato e diffuso in Germania da Zinnendorf. Era costituito da otto gradi suddivisi in due templi: il primo comprendeva i gradi di Apprendista, Compagno, Maestro ed Eletto; il secondo quelli di Compagno Cohen, di Maestro Cohen, di Grande Architetto e di Kadosh. Si tratta di un rito a carattere religioso, specie nei gradi più elevati. Esso ritiene che l’origine della vera Massoneria vada ricercata solo in Scozia; ammette soltanto cristiani, si amministra e si regge per mezzo di centri provinciali, come la Stretta Osservanza; considera i gradi simbolici come scuola preparatoria, come il vestibolo del vero tempio, in cui soltanto si insegnano i veri ed alti principi della Massoneria. Il Rito di S. si affermò pesantemente in tutta la Scandinavia, immischiandosi negli eventi politici del paese. Ebbe a suoi capi i Principi delle case regnati, e Carlo XIII fondò nel 1844 un ordine, in sostituzione di quello del Tempio, di cui si potevano portare pubblicamente le insegne, che veniva conferito, e si conferisce tuttora, ai soli Massoni benemeriti.