Ordine della Stretta Osservanza: Ordine di ispirazione cavalleresca, fondato in Germania nel 1756 dal barone von Hund und Altengrotkau, che alle sue origini era destinato a resuscitare i fasti dell'Ordine del Tempio. Varie cerchie massoniche s'interessarono subito a quest'ordine autodefinitosi illustre, tra le quali una corrente francese di tendenza mistica facente capo al giovane (aveva allora 26 anni) carismatico francese Jean Baptiste Willermoz (v.). L'Illustre O.S.O. conobbe un grande successo, anche se limitato alla sola nazione d'origine, grazie all'avvertenza sfruttata dal suo fondatore di articolare il suo rituale con allusioni simboliche, atte a conquistare le romantiche inclinazioni tedesche. Inoltre vi prendeva presto corpo una sorta di mito, quello dei "Superiori incogniti", che avrebbero diretto la Massoneria, mantenendola sul retto cammino. Era sottinteso che quei misteriosi Superiori incogniti (detti anche Sconosciuti) non erano esseri umani veri e propri, ma entità viventi nel piano astrale (v.), da dove emanavano benefiche influenze occulte. L’apoteosi del Regime coincise certamente con il Convento di Wilhelmsbad (1782), convocato dal duca Ferdinando di Brunswick, che vi fu eletto Gran Maestro Generale di tutte le Province dell’Ordine dei Cavalieri Benefici e dei Muratori Rettificati. Il Convento terminò con l’affermazione, vincolante per tutte le numerose delegazioni presenti, della più stretta adesione al Cristianesimo, come risulta dal secondo paragrafo dell’art. 1 della Regola stabilita a Wilhelmsbad: "Rendi dunque grazie al tuo Redentore, prosternati davanti al verbo incarnato, e ringrazia la Provvidenza che ti fece nascere tra i cristiani. Professa in ogni luogo la divina Religione di Cristo". L'Ordine contribuì indirettamente alla formazione ed espansione di un particolare sistema massonico, denominato Rito Scozzese Rettificato (v.), di ispirazione esoterico-cristiana e soprattutto templare, tuttora operativo anche in Italia. L’O. mirava alla ricostituzione dell’intero patrimonio e di tutti i diritti dell’Ordine del Tempio (v.), a lungo ma invano invocato velleitariamente dagli osservanti. Sul piano simbolico impegnò i propri adepti nella partecipazione alla progressiva costruzione di diversi templi, destinati ad essere tutti riassorbiti nella Gerusalemme celeste, il mitico ed ambizioso traguardo già perseguito dall'Ordine del Tempio, che rimane comunque un’opera realizzata indirettamente dalle azioni evolutive dell'essere umano.
Ordine dello Shrine: Corporazione paramassonica americana, formalmente denominata Antico Ordine Arabo dei Nobili del Santuario Mistico del Nord America, l’A.A.O.N.M.S. (v.).
Ordine di De Molay: Frank Sherman Land (1890-1959) nacque a Kansas City, nello stato tradizionalista del Missouri, da famiglia protestante. Trasferitosi con la famiglia a St. Louis, fin dalla più tenera età frequentò assiduamente la scuola domenicale della sua chiesa, ed a dieci anni cominciò ad insegnare ai più piccoli, meritandosi il titolo di predicatore bambino. Iniziato alla Massoneria nel 1912, conseguendo in pochi mesi i gradi dell’Ordine e tutti quelli del R.S.A.A. e del Rito di York. Nel 1925 gli venne conferito il 33° Grado Scozzese. Ristoratore appassionato, liquidò ogni attività profana per dedicarsi a tempo pieno all’Istituzione. Con l’aiuto di un ragazzo suo amico, Louis Lower, portò a maturazione un suo progetto di organizzazione di
un gruppo giovanile paramassonico. Fu così che nacque l’Ordine Internazionale di
De Molay, che riflette appieno la personalità del suo fondatore. Esso infatti
patrocina campagne di servizio civico (pulizia urbana, volontariato sanitario) e di
supporto alla Costituzione americana ed al sistema delle scuole pubbliche, oltre ad
attività ricreative, turistiche, culturali e sportive. L’appartenenza
all’Ordine non comporta il successivo ingresso nella Massoneria, né garantisce
l’ammissione alla stessa. L’O. dovrebbe costituire la consapevolezza del tempo,
ovvero una sorta di monito per i Massoni: "Guardiamo due candele, una più corta
dell’altra; pensiamo ad un Maestro Massone e ad un De Molay. Sbaglia chi dovesse dire
che la più alta rappresenta quel Massone, poiché la più corta non ha più tanto tempo
per brillare. Quindi chi ha meno tempo a disposizione dovrebbe impiegarlo al meglio per
far sì che la propria luce brilli al più presto". Per l’accesso
all’O. vengono ovviamente privilegiati figli e parenti prossimi di Liberi Muratori.
Dal 1993 l’O. è presente nel territorio italiano, ed opera sotto il patrocinio del
Grande Oriente d’Italia.
Ordine di Eri: Denominazione del "Ramo Rosso di Eri" (ovvero d’Irlanda, dall’antico gaelico Erin), un’istituzione "rivivificata" in Irlanda alla fine del XIX secolo da John Yarker, nel tentativo di ricupero della tradizione celtica in Massoneria. Non rappresenta certo l’unico esperimento del genere, in quanto intersezioni massonico celtiche emergono in altre istituzioni massoniche. L’O. rivendica origini antiche, anche se in chiave leggendaria, poiché sarebbe stato fondato dal Re degli irlandesi nel 1697 a.C., con connotati cavallereschi. In effetti l’O. sarebbe pervenuto nelle mani di Yarker dal venerabile di una Loggia inglese di Gibilterra, tale Irwin, che a sua volta avrebbe ricevuto la tradizione dal capitano di un mercantile statunitense, depositario dell’O. ricevuto dai suoi antenati irlandesi emigrati in America nel settecento. La tradizione vuole che i ruoli principali in seno all’antico O. fossero quelli di Ollamh (istruttore ed ospitaliere), Brehon (giudice), Cruimthear (sacerdote) e Bard (Cantore), ancora oggi presenti nella gerarchia eriana. Sul piano rituale la componente bardica gioca un ruolo essenziale, poiché i contenuti dei tre gradi dell’O. sono in buona parte espressi in versi, e rievocano vari avvenimenti tratti dall’epica e dal folklore irlandese. La suddivisione dei gradi ricalca un modello cavalleresco evidente: · 1) Uomo d’arme (Man at arms); · 2) Scudiero (Esquire); · 3) Cavaliere (Knight). Nel primo grado il candidato viene simbolicamente armato, mentre nel Capitolo (Faslairt) riecheggiano gli insegnamenti del bardo celtico medioevale Mac Leag. Il secondo grado sprona all’umiltà ed al servizio degli antichi re d’Irlanda, simboli di unità e di giustizia. Il terzo abilita il neo Cavaliere dell’O. al combattimento spirituale ed all’esaltante ricompensa che ne segue, immettendolo nella memoria storica della nazione irlandese attraverso la commemorazione delle antiche gesta dei suoi abitanti. Simboli fondamentali dell’O. sono la Croce Celtica e la foglia di Shamrock, un tipo di trifoglio tipico dell’Irlanda (che è detta appunto "The Shamrock isle"). La Croce Celtica può essere classificata tra i simboli "mandala" (v.), in quanto le braccia della croce dividono il cerchio retrostante in quattro quadranti, e la figurazione riproduce così il mondo e le quattro direzioni universali. Interessante anche osservare come gli angoli retti formati dall’intersezione dell’asse verticale con quello orizzontale siano smussati in rientranze circolari, quasi a moltiplicare il Centro ideale (Cerchio intimo della Croce) in un’ulteriore figurazione cruciforme. Capo dell’O. è un Illuminatissimo Gran Maestro, coadiuvato da otto Cavalieri di Gran Croce (grado onorifico conferito ai cavalieri di provata fede ed esperienza), e dai cosiddetti Ufficiali Ard (termine irlandese che significa Alto). A capo dell’unico capitolo, operante sotto il titolo Brian Boru, sta un Illuminato Cavaliere Commendatore. Ritualità e normativa dell’O. sono contenute rispettivamente nel Salterio Maggiore ed in quello Minore. Nel contesto della fenomenologia massonica, l’O. si presenta quindi come un autonomo corpo bardico e cavalleresco, che rivendica mitiche origini precristiane e legami organici con le memorie irlandesi. Come anche la Scozia, l’Irlanda si trova alla confluenza dei due mari, quello della tradizione celtica e quello della tradizione cristiana. L’O., come l’Ordine Reale di Scozia (v.), esotericamente riflette tale confluenza. Agli elementi bardici e cavallereschi, l’O. aggiunge significativamente l’elemento simbolico vegetale, costituito dalla Shamrock, che parallelamente alla conservazione dell’Irishry, rappresenta l’immortalità dei Cavalieri spirituali, raccordandosi così alla Maestria Muratoria.