Chaos: Termine greco traducibile in baratro od abisso (v. Caos).
Chartres: Città della Francia, situata a circa 80 km. ad ovest di Parigi, nel Dipartimento di Eure-et Loire, di cui è capoluogo. Lantica Autricum, capitale dei Carnuti, fu centro del culto
druidico in Gallia, e venne conquistata da Giulio Cesare nel I secolo a.C. Nel Medioevo fu
capoluogo di una contea appartenente prima alla casa di Champagne e di Blois (XI secolo),
e poi alla casa di Chatillon-sur Maine, che nel 1256 la cedette a Filippo il Bello. Da
Francesco I venne eretta a ducato (1258), in favore di Renata duchessa di Ferrara. Nel
1591 fu occupata da Enrico IV, che due anni dopo vi si fece incoronare re. Luigi XIV
concesse il ducato alla casa di Orléans, il cui primogenito portò il titolo di duca di
C. fino ai tempi di Luigi Filippo. La città di C. possiede numerosi monumenti
depoca medievale: tratti della cinta fortificata, la Porta Guillaume, le vecchie
case in legno e muratura, tra le quali la casa detta del salmone, probabile antico
mercato, e quella dei consoli, antichi magistrati cittadini, ma soprattutto diverse
chiese. Tra queste ultime molto celebre è la cattedrale di Notre Dame, di cui
abbiamo due cripte (IX e X secolo), testimonianza di edifici anteriori, e la torre nord
della facciata, iniziata nel 1135 (il campanile a sud fu sostituito allinizio del
XVI secolo, con lattuale guglia fiammeggiante). La cattedrale è famosa per le
sculture (portale reale del 1145-1155 e portali laterali del XIII secolo) e per le vetrate
istoriate (finestroni della facciata del XII secolo e quelli delle navate del XIII
secolo). Altri monumenti importanti sono la chiesa di st. Pére en Vallèe (XII secolo) e
quella di st. Aignan. C. è stata sede dellomonima scuola filosofica e teologica,
che fu una delle più eminenti sorte nel XII secolo.
Chassidismo: Movimento religioso polacco, denominato anche Hassidismo, sorto nel 1740 per iniziativa di Israel Ben Eliezer. Egli affermava che è «pio» (chassid) chi sente la presenza di Dio nel proprio cuore, sa vederne la presenza ovunque, in ogni manifestazione della natura, come in ciascun evento umano. Lo C. pone sullo stesso piano ricchi e uomini colti, e potranno arrivare l'esperienza del risveglio. Il congiungimento con il divino si consegue attraverso vie personalizzate, per cui un metodo universalmente valido non può esistere. Si tratta di una dottrina del tutto originale, scaturita da autentiche esperienze religiose, favorita dall'idea della redenzione individuale, ormai saldamente radicata nel substrato collettivo.
Cheophe: Dal greco Ceoy, nome del faraone Hwfw (Kufuh), secondo sovrano della IV dinastia (v.) egiziana (c. 2600-2480 a.C.), probabile figlio di Snofru, fondatore della dinastia. Secondo lo storico Manetone (v.) sembra che abbia rafforzato un sistema autocratico di governo, e favorito il culto del dio solare Ra o Ré (v.). Regnò ventitre anni, e fece erigere sullaltopiano di Gizah (v.) la Grande Piramide (v.), che misura 230,90 m. di lato alla base e, allorigine, 146,60 m. di altezza. Le vicende della sua vita e del suo regno sono poco note. Erodoto (v.) traccia di lui un profilo poco edificante; anche un vecchio racconto egiziano lo descrive arrogante e superbo. I Greci gli attribuirono la redazione di un libro di ermetismo, forse rifacendosi ad una notizia che lo dichiarava autore di un trattato religioso. Proseguì le spedizioni militari nel Sinai, e le esplorazioni delle cave di diorite in Nubia.
Chephren: Dal greco Cejrhn, nome di Ho.f-Rc, figlio o fratello di Cheophe (v.) e quarto sovrano della IV dinastia egiziana (c. 2600-2480 a.C.). La tradizione raccolta da Erodoto (v.) ne fa un tiranno detestabile. Proseguì nellopera di allargamento delle basi amministrative della stato. Fece costruire sullaltopiano di Gizah (v.) una piramide seconda in ordine di grandezza, che misura 215 m. di lato alla base, e 143 m. di altezza. È quasi certo che la Sfinge (v.), che sembra rappresenti il dio solare Ra o Ré sotto laspetto di falco del Sole nascente, sia stata scolpita per suo volere; è ricavata in un unico blocco di roccia, misura 57 m. di lunghezza ed ha unaltezza massima di 21 m.; si trova accanto al Tempio a valle del complesso funerario del sovrano. Di C. rimangono due statue in diorite conservate nel Museo del Cairo.
Chiaroveggenza: Termine che di norma viene ritenuto sinonimo di perspicacia o di lungimiranza, ma che in realtà comprende un significato più profondo, da non confondere con la divinazione (v.). Indica la capacità che alcuni soggetti hanno di percepire (od intuire con chiarezza) fatti o stati di coscienza a distanza nello spazio e nel tempo, indipendentemente dai comuni mezzi di conoscenza, senza relazione col tempo e col luogo in cui sono stati recepiti. Generalmente si realizza attraverso vari metodi d'indagine del tipo prevalentemente parapsicologico (v. Parapsicologia), tra cui i più diffusi sono la psicometria, la cristalloscopia, la rabdomanzia, la radiestesia e la telepatia. In pratica chi se ne avvale si ritrova al cospetto di un libro su cui è scritto tutto quanto concerne l'individuo esaminato, passato, presente e futuro. In verità ogni essere vivente possiede in sé quel libro. Il vero chiaroveggente, mediante la concentrazione, si trova in condizione di sfogliare quel libro, soffermandosi dove ritiene più opportuno per leggerne le pagine prescelte.
Chiave: Termine utilizzato in vari campi per indicare qualcosa di specifico: nei rapporti sociale è lelemento dato a qualcuno per comprendere od interpretare qualcosa; nella criptografia per decifrare un codice; in edilizia è una pietra a cuneo posta a finitura per la stabilizzazione della volta; in musica è un segno posto allinizio di un rigo per identificare la tonalità delle note che seguono. Comunemente si tratta di un arnese metallico impiegato per aprire e chiudere serrature e lucchetti. Y (Massoneria) Una C. della porta del Tempio viene affidata al Copritore Interno che allapertura dei Lavori, dopo aver utilizzato il Battente (v.) per verificare la copertura della Loggia, la consegna al Primo Sorvegliante. Questi la trattiene durante lintero corso dei Lavori rituali. La C. poi, al termine delle Tornate, viene ripresa in custodia dal Copritore Interno, in nome e per conto del Secondo Sorvegliante. La C. è anche il gioiello del Tesoriere di Loggia, rappresentando quindi la custodia del Tesoro.
Chiavi dell'Opera: Espressione alchemica indicante i quattro processi della Calcinazione (v.), della Soluzione (v.), della Putrefazione (v.) e della Fermentazione (v.) (v. anche Alchimia e Grande Opera).
Chiesa
Armena:
In Armenia il
Cristianesimo era già diffuso agli inizi del II secolo, ma il vero grande
apostolo della C. è riconosciuto in San Gregorio detto l'Illuminatore che,
dal 295 al 325 , con l'aiuto di re Tiridate, debellò il paganesimo e diede
alla sua chiesa un'organizzazione gerarchica, con a capo il katholikos. Alla sua morte (325) il suo successore fu prescelto fra i membri della sua famiglia (Parthev). Prima il primogenito Aristabes, che partecipò al Concilio di Nicea (325), poi l?altro figlio Varthames, infine il figlio di quest?ultimo, Hussigh, morto nel 347. Fu Nerses, discendente di San Gregorio, che indisse ad Artisat il primo Concilio della C. (365). La sua opera di riformatore lo pose in contrasto con i sovrani armeni. Fu dapprima destituito da Arsak e poi ucciso (373) dal suo successore Pap. Il katholikos San Sahak Magno (379) legò il proprio nome alla creazione di una nuova liturgia. Si deve a lui l?inizio dell?autocefalia (v.) della C. Il Concilio di Calcedonia (451) si svolse mentre la C. era impegnata nella dura lotta contro il Mazdeismo (v.) persiano; solo nel 506 il katholikos Babken (490-514) convocò nella sede patriarcale di Dvin un Concilio (506-507) che accettò l?Enotico, anatemizzando Nestorio ed il nestorianesimo (v.). Sotto, il katholikos Movses Ii (574-604) aveva inizio una tendenza anticalcedonese, che portò allo scisma (608-609) con il katholikos Abramo I. da allora fino all?Xisecolo la C. mantenne un atteggiamento fluttuante nei confronti della formula duofisita
del Concilio di Calcedonia. Dal X secolo era iniziata l'emigrazione del
popolo armeno, incalzato dalle invasioni asiatiche, verso l'interno
dell'impero bizantino, e specialmente nella Cilicia, dove formò (XI secolo)
un regno indipendente. Anche la sede katholikossale si trasferì da Dvin a Sis,
in Cilicia (1294). Quest'epoca coincide con un avvicinamento a Roma, concluso
dalla partecipazione del katholikos Costantino i al concilio di firenze (14399.
La caduta del regno armeno di Cilicia per opera dei Mamelucchi d'Egitto (1375)
comportò la decadenza della sede di Sis, favorendo gli armeni orientali
contrari all'avvicinamento con Roma. Questi si riunirono in un sinodo
elettorale a Egmiadzin (1441), e vi costituirono una sede katholikossale
dissidente, con a capo Kirakos Virapetsì. Una nuova scissione si creò quando
Maometto II creò il patriarcato armeno di Costantinopoli (1461), conferendogli
prerogative di supremazia religiosa e civile su tutti gli Armeni dell'impero
ottomano. Le buone relazioni con Roma furono interrotte dal fanatico Efrem
(1701) che, diventato patriarca di Costantinopoli, avviò cruente persecuzioni
contro i cattolici detti «franchi»,
ovvero collegati con Roma, che si prolungarono per circa due secoli. Quando
Abramo Pietro I Ardzivian fu eletto nella sede di Sis (1740), venne confermato
da Banedetto XIV, e ricevette il pallio a Roma (1741). Impedito poi dai
dissidenti, non poté insediarsi né in Cilicia né a Costantinopoli, e si
stabilì nel Libano dove, con alterne vicende, rimase sempre la sede degli
Armeni cattolici. Dopo la guerra russo turca, lo zar Nicola I si annetteva il
territorio di Egmiadzin (1828), così la suprema sede katholikossale armena
passava sotto il dominio russo, e la C. veniva modellata da un'apposita
costituzione (1836) redatta sul tipo della Chiesa ortodossa russa. In Turchia il
sultano Mahmud accettava l'emancipazione dei cattolici armeni dalla
giurisdizione civile, e papa Pio VII creava la sede primaziale di
Costantinopoli, pur lasciando in Cilicia la
sede patriarcale. L'unione fra le due sedi avveniva nel sinodo di Bzomar
(1866) nella persona del patriarca Hassun, unione sancita dalla bolla pontificia
«Resursus». Hassun veniva convocato
a Roma, ov' era nominato cardinale (1880) ed otteneva la fondazione del
Pontificio Collegio Armeno in Roma (1883). Presto scoppiarono violente lotte fra
conservatori e latinizzanti, finché l'intervento della Sublime Porta (1912)
aiutò i ribelli, dando inizio ad una serie di sanguinose persecuzioni contro i
cattolici armeni: fra il 1914 ed il 1918 circa 1.500.000 di essi furono uccisi
dai Turchi, e tutte le diocesi furono praticamente distrutte. Oggi la stragrande
maggioranza degli Armeni appartiene alla Chiesa Nazionale Armena (Gregoriana)
autocefala, con particolari caratteristiche dottrinali e disciplinari: ·
riconosce l'esistenza di due nature in Gesù Cristo (anche se nominalmente ne
afferma una sola); ·
afferma che lo Spirito Santo procede
dal Padre e non dal Figlio; ·
nega l'Estrema Unzione ed il Purgatorio (pur pregando per i defunti); ·
rifiuta la giurisdizione del pontefice romano e soprattutto la sua autorità
dottrinale (v. Rito Armeno).
Chiesa Cattolica: La definizione catechistica della C.C. viene così concepita: "È la società dei veri cristiani, cioè dei battezzati che professano la fede e la dottrina di Gesù Cristo, partecipano ai suoi sacramenti ed ubbidiscono ai pastori da lui stabiliti". Una definizione esatta sul piano canonico, che però non include più la chiesa come mistero religioso. Papa Paolo VI, nellallocuzione tenuta nella seconda sessione del Concilio Vaticano II (23.9.1963) dichiarava: "Non è da stupirsi che dopo venti secoli il concetto vero, profondo e completo della Chiesa quale Cristo la fondò ancora abbia bisogno dessere più precisamente enunciato Mistero è la Chiesa, ovvero realtà imbevuta di presenza divina". Secondo lenunciazione conclusiva del Concilio Vaticano II, "la Chiesa di Roma è "Una" per lunica fede e lunico governo, per la comunione tra i suoi membri ed i sacramenti; "Santa" per la santità della dottrina e della morale; "Apostolica" perché, illuminata dallo Spirito Santo, svolge lopera ad essa affidata dagli Apostoli; "Cattolica", cioè universale, perché si rivolge a tutti i popoli; "Romana" perché accetta il primato del Papa, vescovo di Roma, Capo visibile di tutta la Chiesa, successore di San Pietro e vicario di Gesù Cristo. Inoltre la Chiesa è invisibile e trionfante, visibile e militante, perché nella sua natura è simile a Cristo, uomo-Dio, ed in essa lelemento umano e quello divino formano una sola complessa realtà" (v. anche Cattolicesimo).
Chiesa Confessante: Denominazione di un movimento evangelico sorto in Germania in opposizione alla concezione razzista della Chiesa di Roma. Costituitasi nel 1933 in seno ed in opposizione alla Chiesa Evangelica tedesca creata nello stesso anno, riuniva in un unico organismo ecclesiastico tutto il protestantesimo tedesco, modellato secondo il principio del Führer (Führer Prinzip), quindi con a capo il «vescovo del Reich» Ludwig Müller. Era dominato dal movimento dei cristiano-tedeschi, che propugnavano una sintesi tra cristianesimo e germanesimo, ravvisando nella rivoluzione nazionalsocialista un luogo in cui Dio si rivelava, ed in Hitler un portavoce di questa rivelazione. Preparata dalla creazione della Lega pastorale di emergenza guidata da M. Niemöller, essa si oppose al famigerato paragrafo ariano, in virtù del quale anche nella Chiesa, come nello Stato, dovevano essere escluse le persone di razza od ascendenza ebraica. La C. dichiarò il razzismo dei cristiano-tedeschi contrario alla confessione di fede, e quindi da respingersi radicalmente. Suo vero fondatore fu Karl Barth (1886-1968), filosofo e teologo, che dal 1935 fu costretto dal regime dittatoriale nazista di Hitler a diffondere il proprio pensiero. Questo si rifaceva al Kierchegaard ed alle sue teorie sulla centralità del rapporto tra Dio e gli uomini nella Bibbia e nella teologia, la quale deve liberarsi da ogni soggettivismo e dal sentimentalismo per aderire oggettivamente alla parola di Dio. L'argomento centrale delle considerazioni barthiane è formulato nel Der Römerbrief (Commento all'epistola ai Romani, del 1919), dove viene affermata la sostanziale differenza qualitativa tra Dio e l'uomo: Dio è pura trascendenza e l'Essere; l'uomo il negativo, il non essere. Quindi l'uomo è negato da Dio, ed a tale negazione tenta di contrapporre, spinto dalla concupiscenza, la sua affermazione nel mondo, ponendosi così come peccatore. In questa situazione l'uomo non può autoredimersi. E deve allora entrare in crisi, riconoscere cioè la propria negatività, aggiungendo al no divino il no della propria condanna. La fede è quindi il coraggio di «credere nonostante» (credo quia absurdum), e si pone come pura fiducia nell'azione divina. Essa non è salvifica, perché soltanto Cristo è la fonte di ogni iniziativa e della Grazia che supera l'incolmabile divisione tra Dio e l'uomo. Nella monumentale Kirchliche Dogmatik (Dogmatica della Chiesa, 1932), le tesi barthiane sembrano attenuate nel riconoscere all'uomo una maggiore positività, forse sulla spinta della propaganda nazista, tendente ad attribuire all'uomo di pura razza ariana (fiero del Gott mit uns, Dio con noi) un ruolo predominante nell'umanità del tempo. Un primo manifesto teologico contro i cristiano-tedeschi fu lo scritto di K. Barth «Esistenza teologica oggi», già del 1933. Questi fu anche il principale estensore della Dichiarazione teologica di Barmen, adottata dal sinodo della C. nel maggio del 1934.Con questa si stabiliva di respingere «la falsa dottrina che la Chiesa possa, per i contenuti delle sue predicazioni, attingere oltre che alla Bibbia anche ad altri eventi e figure», rigettando però anche «la falsa dottrina secondo cui lo Stato possa diventare l'unica e totalitaria struttura della vita umana». Questa Chiesa parallela, a cui collaborò intensamente anche D. Bonhoeffer, assunse una esistenza autonoma a tutti i livelli (autogoverno, formazione dei pastori, rappresentanza negli organismi ecumenici), ma cessò di avere pubblica rilevanza nel 1938, sia per dissensi interni sia per la crescente repressione poliziesca. Sopravvisse come Chiesa clandestina, a livello locale e nei campi di concentramento, dove molti suoi pastori furono internati, tra i quali diversi subirono il martirio, come Paul Schneider, detto il predicatore di Buchenwald. Da notare infine che non pochi furono gli aderenti alla C. che organizzarono attentati alla vita stessa di Adolf Hitler: essi furono tutti condannati a morte nel luglio 1944.
Chiesa Etiope Ortodossa Organizzata nel IV secolo dall'opera missionaria di Frumentius, primo vescovo etiope consacrato dal patriarca Atanasio di Alessandria per Axum. Nell'VIII secolo si allontanò dall'impero bizantino per adottare il monofismo e, fino al 1951, ricevette vescovi e sacerdoti dal patriarcato di Alessandria della Chiesa Copta Ortodossa. Dal 1958 si è costituita in patriarcato autocefalo (v.), con sede centrale in Addis Abeba
Chiesa Greco Ortodossa: Nella storia delle religioni, è denominazione indicante, nellambito del cristianesimo, la Chiesa greca ed altre Chiese orientali, in quanto contrapposte dogmaticamente e liturgicamente alla Chiesa cattolica romana. Lo scisma tra Oriente ed Occidente, preceduto e preparato dalle dispute cristologiche (IV-VIII secolo), ed in particolare dagli episodi del monofisita Acacio (V-VI secolo) e di Fozio (seconda metà del IX secolo), scoppiò in modo definitivo nel 1054, allepoca del patriarca Michele Cerulario. Lo scisma venne ulteriormente aggravato dallatteggiamento del papato romano durante le Crociate. Tentativi infruttuosi di conciliazione vennero più volte effettuati (Concilio di Lione, 1274, e di Ferrara-Firenze, 1438-43); migliori risultati si prospettano dopo la fase ecumenica (incontro tra Paolo VI ed il patriarca Atenagora), inaugurata dalla Chiesa romana dopo il Concilio Vaticano II (1962-65). Dal punto di vista organizzativo, la C., a differenza di quella romana, non è retta da una autorità riconosciuta da tutti i suoi membri: risulta anzi costituita da un insieme di chiese diverse ( i cui raggruppamenti più importanti fanno capo ai patriarchi di Costantinopoli, Alessandria dEgitto, Antiochia e Gerusalemme), prolificatesi nel caratteristico fenomeno dellautocefalia (v. chiese Autocefale). Sul piano dottrinale, sono cinque i punti classici di divergenza tra C. e Chiesa cattolica: 1) negazione del primato del pontefice romano su tutta la Chiesa cristiana; 2) ostilità alluso del pane azzimo non fermentato nelleucarestia; 3) negazione del purgatorio o, quanto meno, della sua qualità espiatoria; 4) abolizione delle indulgenze; 5) premio o dannazione eterna rimandata al Giudizio Universale, non a quello particolare di ciascun individuo. Altri punti di divergenza sono il matrimonio ecclesiastico, il divorzio, la negazione dellimmacolata concezione di Maria e della distinzione fra Chiesa docente e Chiesa edotta. Un ulteriore punto controverso riguarda lorigine trinitaria dello Spirito Santo che, per la Chiesa cattolica, procede non solo dal Padre ma anche dal Figlio (la cosiddetta questione Filioque). Nella pratica dei sacramenti, gli ortodossi battezzano per immersione, e distribuiscono leucarestia sotto le due specie del pane e del vino. La C. conta circa 110 milioni di fedeli.
Chiesa Neoapostolica: Chiesa protestante fondata dal pastore scozzese Edward Irwing (1792-1834) che, prendendo spunto dalle crescenti aspettative verso una seconda venuta di Cristo, considerata imminente, costituì una Chiesa Cattolica Apostolica. Cattolica perché potenzialmente diffusa in tutto il mondo, Apostolica poiché alla sua origine era guidata da dodici autorevoli personaggi chiamati «apostoli», che avrebbero eletto evangelizzatori ed angeli (vescovi), ai quali era affidato il compito di propagandare e perpetrare l'ispirazione religiosa originaria. La spinta iniziale si affievolì presto, e prevalse una forma associativa a forte carica ritualista. In Germania, grazie all'opera dell'angelo F. W. Schwartz, assunse un'importanza di rilievo, e venne chiamata «Chiesa (o Comunità) neoapostolica» (Neuapostolische Gemeinde), che si diffuse in varie parti del mondo. La dottrina che la contraddistingue tende a mantenere un difficile equilibrio fra istanze carismatiche in connubio con quelle vagamente millenaristiche, nonché la stabilità delle strutture ecclesiastiche.
Chiesa Siro Ortodossa È una Chiesa nestoriana (v.) separatasi nel 451 dal patriarcato di Alessandria. È anche denominata Chiesa Sirogiacobita, dal nome del vescovo Giacomo Baradai che, verso l'anno 459, ha svolto un ruolo di primaria importanza nella sua organizzazione. Essa celebra la liturgia detta di San Giacomo, in lingua siriaca. Dal 1959 ha la sua sede centrale in Damasco.
Chiesa Siro Ortodossa del Malabar: Fondata da missionari della Chiesa Siro Ortodossa (v.), dal 1912 esiste come patriarcato autocefalo, con sede centrale a Kottayam, nello Stato indiano del Kerala.
Chiesa Unificazionista: È nota anche come Chiesa del Reverendo Moon dal nome del fondatore Sem Myung Moon, nato nel. 1920 in un villaggio della Corea del Nord da genitori presbiteriani (v.). Dopo il matrimonio Moon si trasferì negli Stati Uniti, dove incominciò a dare al suo Movimento un'incisività sempre maggiore. La C. nel 1965 ha incominciato a diffondersi anche in Italia, assumendo il nome di Associazione Spirituale per l'unificazione del mondo cristiano (A.S.U.M.C.S.), e pubblicando la rivista mensile La Nuova Era, con una tiratura di circa 200.000 copie. Nel 1980 la C. ha fondato a New York la «Nuova Associazione Ecumenica» che, ogni anno, invita circa duecento studiosi di tutto il mondo per un confronto diretto sul tema di Dio. Secondo A. N. Terrin (Nuove Religioni, Ediz. Morcelliana, 1985), “Nel vasto panorama della formazione di nuove religioni, la Chiesa del rev. Moon segna un momento di ripensamento storico-religioso, indicando una fase di messianicità nuova definibile contemporaneamente affascinante e pericolosa. Il fascino di questa Chiesa scaturisce dalla marcata sottolineatura dell'amore concreto di Dio, che cerca reciprocità sia nell'uomo che nell'Universo intero. Si sviluppa nell'utopia di unificazione di tutti i Cristiani e di tutte le razze del mondo, dispiegandosi nell'altrettanto utopica visione della venuta del regno di Dio in terra, attraverso un rinnovamento spirituale totale della famiglia. Altro motivo di fascino è costituito dalla combinazione di un modello religioso orientale con i più classici motivi biblici «reinterpretati», ed infine dall'ambizioso programma di unificazione di fede e scienza, di mondo fisico e spirituale, di materia e spirito”.
Chiese Evangeliche: Denominazione di alcuni raggruppamenti di chiese riformate, a sfondo più o meno ecumenico, in ambienti a maggioranza cattolica. · La Chiesa E. di Germania (EKD: Evangelische Kirche in Deutschland) è sorta dall'unione di chiese luterane, riformate (calviniste) ed unite tedesche; è suddivisa in cinque gruppi di chiese che godono di autonomia territoriale. · La Chiesa E. dell'antica Unione prussiana (Evangelische Kirche der Altpreußischen Union) con sei chiese, fondata in occasione del terzo centenario della Riforma (1817) da Federico Guglielmo III di prussia, che le impose una sua personale liturgia (1822). · La Chiesa E. Luterana Unita di Germania (Vereinigte Evangelische Lutherische Kirche Deutschlands) con dieci chiese luterana (1949). Inoltre · le altre tre chiese luterane non comprese nelle tre precedenti; · le due chiese riformate, e · le due chiese unite, estranee all'Antica Unione prussiana. La competenza legislativa spetta ad un sinodo di 120 membri (100 eletti dalle chiese territoriali e 20 dal Consiglio, in carica per sei anni) ed alla Conferenza delle Chiese (Kischebkonferenz), organo di collegamento; la competenza esecutiva spetta invece al Consiglio (Rat), composto da 11 membri oltre al preside del sinodo. Continuazione della Chiesa E. tedesca (DEK: Deutsche Evangelische Kirche), la Chiesa E. di Germania è una confederazione delle chiese tedesche sorta nel 1922 dopo l'assemblea di Stoccarda (1921) e la istituzione nella Repubblica di Weimar, con la separazione tra stato e chiesa. Con l'avvento di Hitler la chiesa E. tedesca si scisse in cristiani tedeschi (Deutsche Christen), nazionalisti e nazisti con il Reichbischof (vescovo del Reich) L. Müller, e Chiesa professante (Bekennende Kirche) con il ministro M. Niemöller, finito poi in un campo di concentramento. Dopo la seconda guerra mondiale, la Chiesa E. tedesca si dichiarò per la netta separazione tra stato e chiesa (Treysa, agosto 1945). La Chiesa E. e riformata (Evangelical and Reformed Church) sorse negli Stati Uniti nel 1934 dall'unione di due chiese protestanti di origine tedesca: · la Reformed Church in the United States, basata sul catechismo di Heidelberg (1563); e · l'Evangelical Synod of North America, derivazione dell'Unione prussiana del 1817. · La Chiesa E. (Evangelical Church) venne fondata nei primi decenni del XIX secolo da alcuni seguaci del pastore luterano Jacob Albright (1759-1808): è organizzata secondo il metodismo episcopale (v. Chiesa Episcopale). Diffusa nel Nord America, si basa su un credo di ispirazione arminiana, implicante il rigetto della predestinazione condizionale, per cui Dio salva o condanna a seconda della fede o dell'assenza di fede, della perseveranza o della sua mancanza, dettato da G. Miller ed approvato nel 1816. Nel 1946 si associarono alla Chiesa E. gli United Brethren of Christ, fondati in Pennsylvania all'inizio del XIX secolo da Ph. W. Otterbein: dopo la fusione la Chiesa E. assunse il nome di Evangelical United Brethren Church; suo organo supremo è la Conferenza generale. · La Chiesa nazionale e luterana nacque dalla fusione delle chiese danese, norvegese, svedese e finlandese: è una chiesa di stato, organizzata episcopalmente. · La Chiesa nazionale danese , fondata da Cristiano II nel 1536, comprende nove diocesi; nel 1607 le si aggregò la Chiesa norvegese, comprendente sette diocesi. · La Chiesa di Svezia risale al periodo della confisca dei beni ecclesiastici da parte di Guglielmo Vasa (1527), e comprende tredici diocesi. Infine · la Chiesa finlandese comprende un arcivescovado e quattro vescovati-
Chiese Orientali Antiche: Sono così definite le Chiese, dette anche precalcedoniane, che hanno rifiutato le decisioni sulla natura di Cristo prese nei concili ecumenici di Efeso (431) e di Calcedonia (451), restando quindi legate al nestorianesimo (che divide la figura di Cristo in due persone, una umana ed una divina, v.), oppure al monifisismo (che afferma in Cristo la sola natura divina, che ha assorbito quella umana, v.). Esse sono: · la Chiesa Assira d'Oriente (o Caldea, v.); · la Chiesa Apostolica Armena (v.); · la Chiesa Copta Ortodossa (v.); · la Chiesa Etiope Ortodossa (v.); · la Chiesa Siro Ortodossa (v.); · la Chiesa Siro Ortodossa del Malabar (v.). Nate tutte ai confini orientali dell'impero romano, ed in opposizione al dominio dell'impero bizantino, queste Chiese, che hanno a capo il katholikòs, si caratterizzano per l'accentuazione della autonomia ecclesiastica, la simbiosi con la cultura e la lingua del popolo, parametri che hanno impregnato il culto di ciascuna.
Chiese Ortodosse Orientali: Insieme di Chiese che confessano la fede apostolica così come formulata dai primi cinque concili, gli unici che riconoscono come ecumenici. Impiegano il rito liturgico bizantino nelle lingue dei singoli popoli, e si organizzano secondo i principi della piena autonomia e dell'autocefalia (v.). Sono anche denominate Chiese Bizantine Greco-Ortodosse (v.).
Chiliandari: Monastero serbo del Monte Athos, fondato alla fine del XII secolo da san Saba e dal re Stefano Nemanja. Caposaldo della penetrazione bizantina, trovandosi in attivissimi rapporti con Salonicco, ed essendo un notevolissimo centro artistico, conserva ancora oggi, nel grande refettorio e nella chiesa di San Nicola, i più begli affreschi serbi del periodo turco (risalenti rispettivamente al 1621 ed al 1664). Notevole è pure la raccolta di icone, mobili, ricami, manoscritti, ecc.
Chiliasmo: Termine sinonimo di Millenarismo (v.), derivato dal greco cilioi, mille. Credenza legata allinterpretazione rabbinica dei testi profetici relativi allavvento del regno messianico, per cui prima del Giudizio Universale Cristo sarebbe tornato corporalmente sulla terra per instaurare presso gli eletti un regno di benessere e di felicità. La credenza parla di un periodo di un millenio di cui gli Ebrei avrebbero goduto prima della felicità eterna. Al C. giudaico succedette un C. cristiano, caratterizzato soprattutto dallidea del benessere spirituale (s. Ireneo, Tertulliano e Lattanzio). SantAgostino pose fine a questa interpretazione letterale dellApocalisse di Giovanni, sostenendo che il regno di Cristo promesso non è altro che lo sviluppo stesso della storia cristiana. I millenaristi sono comunque sopravvissuti fino ai nostri giorni, soprattutto attraverso alcune sette protestanti, come gli Avventisti ed i Testimoni di Geova.
Chinesiologia: Dal greco kynesioz, muscolo. Branca della moderna medicina che trova sempre più seguaci tra medici e terapeuti, anche di tipo alternativo. Affonda le sue radici nel meccanismo Cranio-Sacrale, osservato e studiato nel 1900 dal medico osteopata William Garner Sutherland, che dedicò oltre trentanni di ricerca alla materia. Egli analizzò i movimenti delle ossa del cranio e delle membrane in relazione alla Forza Vitale Primaria o Respiro Vitale, lessenza del sistema del fluido cerebrospinale. Grazie ad un movimento di contrazione e di espansione, il liquido cerebrospinale scende lungo i ventricoli o cavità del cervello, dove viene spinto verso la colonna vertebrale. Si tratta di un liquido che fornisce circa il 60% del nutrimento necessario ai nervi spinali della sola zona lombare. Se una delle ossa del cranio si blocca, come conseguenza si ha una diminuzione dellazione di pompaggio del liquido, e ciò può creare pressioni anomale in alcune zone del cervello. Analogamente, se a livello del sacro si ha un trauma che impedisce il movimento su uno od entrambi i lati, il meccanismo risulta parzialmente inceppato. I problemi che sorgono a livello cranio-sacrale influiscono sul cervello e sul midollo spinale, e di conseguenza sulla salute degli altri sistemi del corpo. Alcuni sintomi che si hanno, se il movimento cranio-sacrale è compromesso, sono: mal di testa (tensione ed emicrania), asma, congestione nasale, dolori ed infezioni alle orecchie, vertigini, perdita di memoria ed attacchi di apoplessia. Estese ricerche hanno indicato che il 90% delle persone soffre di qualche forma di distorsione del sistema cranio-sacrale. Il riequilibrio cranio-sacrale è una tecnica delicata, che viene svolta tramite un tocco leggero. Loperatore usa tecniche che favoriscono il movimento naturale di ogni elemento facente parte del sistema. Ristabilito il movimento naturale, il meccanismo di autoguarigione del corpo si mette in azione, completando la correzione. È una tecnica eccezionalmente profonda, in quanto penetra nel cuore del sistema nervoso centrale della persona, ricerca i problemi alla loro origine e li risolve alla radice. Praticamente si tratta di un processo di integrazione di Corpo, Mente e Spirito, che porta al miglioramento di diverse condizioni, sia fisiche che emotive, creando al contempo un piacevole senso di equilibrio e di diffuso benessere. È anche un tipo di indagine dnagnostica, mirante alla localizzazione dellorigine della disfunzione, spesso trascurando del tutto gli effetti più evidenti, poiché considerati fuorvianti. Costituisce una tecnica di rapido sblocco e riabilitazione di svariati tipi di patologie, come cervicalgie, dorsolombalgie, sciatiche, periartriti, ernie discali, ecc. Per esempio, una difettosa ambulazione, con conseguente deformazione anche vistosa della colonna vertebrale, è spesso conseguenza di una masticazione difettosa originata da problemi odontoiatrici. Curati opportunamente i denti, il problema sparisce. Il metodo diagnostico è decisamente interessante, essendo fondamentalmente basato sui riflessi muscolari e nervosi del paziente sotto osservazione.
Chiromanzia: Arte divinatoria che pretende di interpretare il carattere degli uomini, di vederne il passato ed il presente, nonché di presagirne il futuro, attraverso la lettura dei particolari e dei segni lineari della mano sinistra, meno alterata dai segni del lavoro. Di antichissima origine e coltivata da molti popoli, la C. conobbe periodi di grande favore in India ed in Cina, ma anche in Grecia ed a Roma, tanto da interessare anche Aristotele, almeno per quanto riguarda la longevità. Nel Medioevo e durante il Rinascimento si vide un gran ritorno delle fortune della C., interessando personaggi famosi come Paracelso (v.) e Cardano. Nel 1491 Galeotto Marzio da Narni scrisse addirittura il trattato Chiromanzia Perfecta. In seguito decaduta, la C. ritornò in auge nel XIX secolo, ed è tuttora praticata e seguita. La C. contempla l'esame della forma, delle dimensioni, dei rapporti tra le singole dita, delle sporgenze o monti, e soprattutto delle linee. Le linee principali sono quattro, di cui sono considerate anche le relazioni, ovvero quelle della vita, della testa, del cuore e della fortuna. I monti, la cui prominenza più o meno accentuata indica il grado della qualità attribuitagli, sono quello di Giove (ambizione, nobiltà e religiosità), di Venere (sensualità ed amore per la bellezza), di Saturno (saggezza, riflessione, tendenza alla malinconia), di Apollo o del Sole (intelligenza e gloria), di Mercurio (amore per il lavoro), di Marte (coraggio) e della Luna (fantasia).
Chirone: Figura della mitologia greca (Ceirwn). Centauro, figlio di Crono e della ninfa Filira, ebbe la sua residenza sul monte Pelio, in una grotta dove allevò ed educò molti eroi greci, tra cui Achille (Apollodoro, Peri Qewn, 3.13.6), Giasone, Teseo ed Asclepio. Dotato di grande sapienza e saggezza, era immortale; ma venne colpito da Ercole con una freccia avvelenata con il sangue dellIdra, e rinunciò alla sua immortalità in favore di Prometeo (Esiodo, Teogonia, 411). Innalzato fra le stelle, dà luogo alla costellazione del Sagittario.
Christian Rosenkreuz: Mitico
fondatore dellAugusta Confraternita dei Rosa+Croce (1378?-1484?), venuto alla
ribalta con il dichiarato ritrovamento del suo sepolcro e del suo corpo incorrotto,
descritto dalla Fama Fraternitatis del 1614, che in sintesi rivela che "C.R.
morì alletà di 105 anni, nel 1484. Il suo corpo venne deposto in una grotta tenuta
segreta. Nel 1604 i discendenti dei suoi discepoli decisero di effettuare dei lavori alla
casa madre. Nel corso di questi venne trovato su un muro un grosso chiodo di bronzo che,
tirato, rivelò una porta sulla quale era scritto: "Posy CXX Annos Patebo" (Mi
aprirò dopo 120 anni). Allinterno fu scoperta una cripta a sette lati, illuminata
da una lampada perpetua (il testo cita "un altro sole"), sospesa su di un
altare rotondo, comprendente un sarcofago ricoperto da una lastra di bronzo.
Allinterno della lastra, in alto, uniscrizione: "Hoc universi
compendium vivus mihi sepulchrum feci" (Vivo, di questo sepolcro ho fatto un
compendio delluniverso), ed in basso "Jesus mihi omnia" (Gesù è
tutto per me). Al centro cerano quattro figure inscritte in un cerchio, ognuna
recante un motto: "Nequaquam Vacuum" (Mai il vuoto), "Legis
jugum" (Il giogo della legge), "Libertas Evangelii" (La libertà
del Vangelo) e "Dei gloriam intacta" (Lincorrotta gloria di Dio).
Nellinterno del sarcofago vi era il corpo intatto di C.R., che stringeva tra le mani
il Liber I, un testo che i Rosa+Croce considerano il loro grande tesoro dopo la
Bibbia. Nel sepolcro vi erano inoltre altri libri sacri, specchi magici, incisioni e
lampade perpetue. Su tutto il motto principale dellOrdine: "Ex Deo nascimur,
in Jesu morimur, per Spiritum Sanctum reviviscimus", che indica una lettura
esoterica della formula trinitaria, riferentesi alle tappe fondamentali
dellesperienza iniziatica: nascita, morte e rinascita. Nella leggenda di C.R. la
resurrezione di Hiram è simboleggiata dallincorruttibilità del corpo del maestro,
che ha in comune con larchitetto del Tempio salomonico anche il merito di aver
compiuto un lavoro instancabile. Infatti lepitaffio leggendario rinvenuto nel Libro
I recita: "Granello insito nel cuore di Gesù, C.R., uomo del suo secolo
ammesso attraverso rivelazioni divine ai misteri ed ai segreti del cielo e della terra,
visioni acutissime, lavoro instancabile,
e di aver condannato i falsi adepti
dellArte Reale che puntavano alloro materiale invece che al perfezionamento
personale". Il Moramarco (Nuova Enciclopedia Massonica, vol. I, pag. 22)
conclude largomentazione con "Diciamo con C.R. "aurum nisi quantum
aurum". Infatti colui cui è rivelata lintera natura non si rallegra se può
produrre oro, o se i demoni gli ubbidiscono come disse Cristo, ma solo se vede aprirsi il
cielo, salire e discendere gli angeli di Dio (v. Scala di Giacobbe), ed il proprio
nome iscritto nel Libro della Vita".