Califfato: Somma monarchia islamica che ebbe inizio subito dopo la morte di Maometto, con lassunzione al trono di Abu Bekr (632-634), padre della favorita del profeta. Gli succedettero poi Omar I (634-744), Othman (644-656) ed Alì (656-661). Questi primi quattro califfi furono chiamati rashiduin, ossia retti, in contrasto con gli altri che seguirono e che non meriterebbero il titolo di califfo (v.) per essersi discostati dallinsegnamento di Maometto. Dopo Alì ebbe inizio la dinastia degli Omayyadi (661-750), seguita da quella degli Abbasidi (760-1258). Con la conquista di Baghdad effettuata nel 1258 dai tartari e dai Mongoli, guidati da Hulagu, e con la distruzione della famiglia abbaside, il C. ebbe termine. Molti secoli dopo si ebbero tentativi di restaurazione: fra questi ricordiamo quello dei sultani hafsidi di Tunisi, quello dei sultano ottomani del XIX secolo e dellinizio del XX secolo, seguito da quello di Hurain Ibn Alì, re dellHigiaz, nel 1924. Nessuno di questi tentativi riuscì però ad ottenere la piena adesione del mondo islamico.
Califfato: Denominazione di un gruppo O.T.O (v.), fondato da McMurthy nel 1977 e considerato il solo che consideri la parola di Crowley quale fulcro della propria organizzazione. Esso ha avvalorato la propria posizione attraverso un procedimento legale. Riferendosi a due lettere di Crowley in particolare, McMurtry, cominciò ad elevare dal 1977 in poi a Grande Loggia una Loggia Agapé di nuova fondazione. Come in tutti gli O.T.O. vicini alla Massoneria, i gradi all'inizio erano conferiti piuttosto casualmente. McMurtry fu per un certo tempo il favorito di Crowley per la sua successione. Dopo essere caduto in disgrazia presso Germer e molti altri ex membri della seconda Loggia Agapé americana (dissoltasi nel 1953) McMurtry si sbarazzò di Motta, di Metzger e di Kenneth Grant. Motta si rese ridicolo con paranoici procedimenti legali, mentre gli altri due non vennero menzionati in tribunale quali membri dell'O.T.O. A dispetto dei fatti storici, un tribunale minore riconobbe il C. quale possessore dell'O.T.O. americano e dei diritti dautore di Crowley, il che ha valore limitato al il nono Circuito di Appello degli Stati Uniti. Generalmente si crede comunque che i cosiddetti misteri sessuali siano di nuovo affondati nell'oscurità. A McMurtry, deceduto nel 1985, succedette William Breeze, un discepolo canadese di Grant e Michael P. Bertiaux. Ci sono ragioni di credere che l'elezione di Breeze non avrebbe incontrato l'approvazione di McMurtry. Infatti in una sua lettera ufficiale, McMurtry dava ordine che né Phyllis McMurtry/Seckler, né Helen Parsons Smith, né K.G.D, né Lon Milo Duquette fossero investiti del potere di eleggere il successore alla carica di Califfo. Breeze si fa tuttora chimare "La Sua Santissima Maestà".
Califfo: Vocabolo arabo (Khalifa, successore o vicario) che identifica il capo supremo dellIslam. Il C. non aveva autorità religiosa, ma veniva considerato come colui che aveva il dovere di difendere la religione e lortodossia. Anche per quanto riguardava la legislazione, il C. aveva poteri assai limitati: infatti i musulmani concepivano il diritto come espressione della volontà divina, conoscibile solo attraverso i testi sacri, la cui interpretazione era affidata agli ulama, ovvero dottori in scienze religiose (teologi). In teoria la carica di C. fu sempre elettiva, anche quando in pratica si trasmise nel seno delle dinastie omayyade ed abbaside per parecchie generazioni.
Calvario: Termine derivato dal latino Calvarium, o Calvariae locus, luogo del cranio, corrispondente allaramaico gulgulta, reso in greco Golgoda, da cui litaliano Golgota. Designa la località prossima a Gerusalemme in cui fu crocifisso Gesù Cristo. Viene così chiamata dalla forma del suo cocuzzolo roccioso richiamante la sommità di un teschio, come pure la calvizie umana. Corrisponde allo spazio posto sul pendio di Gareb, racchiuso tra il secondo ed il terzo muro edificato dal re Erode Agrippa I. Ai tempi di Adriano la località venne racchiusa nellambito della basilica dellAnastasi (Sozomeno, Historiae Ecclesiasticae II, 1, 2). Costantino vi fece costruire una basilica, oggi sostituita con la basilica del Santo Sepolcro.
Calvinismo: Termine impiegato per definire il sistema dottrinale teologico elaborato da Giovanni Calvino (v.), l'organizzazione ecclesiastica che ne deriva (presbiterianesimo), ed il complesso delle confessioni cristiane che si organizzarono sulle sue basi. Suoi tratti essenziali sono: la dottrina della doppia predestinazione, che assegna il primato alla grazia, alla quale l'eletto non può sottrarsi, e per la quale è portato ad agire nell'osservanza dei comandamenti divini; la negazione del culto dei santi; la riduzione dei sacramenti a Battesimo e Cena Eucaristica. Il pensiero calvinista si estende alla vita politica, culturale ed economica, sostenendo il principio dell'ordine universale predestinato. Le sue connotazioni (unità di direttive e proselitismo) ne determinarono una diffusione assai rapida, ed una penetrazione massiccia e persistente in tutta l'Europa occidentale, e successivamente anche in America.
Calvino Giovanni: Dal francese Jean Calvin, teologo e riformatore religioso francese (1509-1564). Fece i primi studi di filosofia e di giurisprudenza a Parigi, Orleans e Bourges. Nel 1533 abbracciò la fede riformata. Dopo un breve soggiorno a Basilea (dove pubblicò l'Institutio christianae religionis, del 1536) ed a Ferrara, operò a Ginevra, dove instaurò un regime teocratico, il cui organo politico religioso fu il Concistoro (Ordinanze ecclesiastiche, 1541). Cardini della sua dottrina sono: la doppia predestinazione (alcuni sono eletti alla salvezza, altri uomini sono invece destinati alla dannazione); la funzione determinante della grazia divina rispetto all'operato umano; la Bibbia come autorità unica in materia di morale e di fede; la riduzione dei Sacramenti al Battesimo ed alla Cena Eucaristica, il cui significato è però esclusivamente simbolico.
Camera dApprendista: Il Lavoro muratorio in C.A. deve tendere alla realizzazione, ovvero alla piena padronanza, sul piano fisico, attraverso lassunzione di un atteggiamento di carattere positivo ed attivo, con riferimento preponderante allelemento Fuoco (Fuoco primo di Ariete, il Maestro Venerabile) ed agli altri Elementi primi: Terra prima di Toro (Tesoriere), Aria prima di Gemelli (Oratore) ed Acqua prima di Cancro (Maestro delle Cerimonie). Quindi si tratta di incanalare lo slancio entusiastico, il desiderio, il volere, il fuoco sacro del neo Iniziato, la sua Forza nella conquista del silenzio, nella ricerca razionale e nella profondità dellosservazione, nellapertura allinteriorità ed allavviamento del cammino sul sentiero della rettitudine e dellelevazione , che è il solo mezzo per rendere reale lIniziazione virtuale ricevuta. Secondo gli antichi rituali, tre Fratelli formano una Loggia semplice. Questa corrisponde alluomo pensante, cioè, analogicamente, allUomo formato da Fisico (Sole), Anima (Luna) e Spirito (Mercurio). In questa Camera la problematica esistenziale viene posta sui tre piani (fisico, animico e spirituale), e vi viene ricercata la risposta ai quesiti. "Chi siamo da dove veniamo- Dove andiamo". È il livello in cui si esplica il lavoro dellApprendista, contraddistinto dal numero tre: età, passi, batteria, toccamento, il Delta, ecc. Per consentire la frequenza di tutti i Fratelli, ed essendo per sua natura la camera distruzione per eccellenza, per cui vi vengono dibattute le più disparate tematiche esoteriche e dattualità, questa risulta essere la Camera rituale più usata per le Tornate ordinarie della Loggia.
Camera di Compagno: Il Lavoro muratorio in C.C. deve tendere alla realizzazione, ovvero alla piena padronanza, sul piano animico, attraverso lassunzione di un atteggiamento di carattere negativo e ricettivo, con riferimento preponderante allelemento Acqua (Acqua seconda di Scorpione, il Secondo Esperto) ed agli altri Elementi secondi: Fuoco secondo di Leone (primo Sorvegliante), Terra seconda di Vergine (Primo Esperto) ed Aria seconda di Bilancia (Copritore Interno). Quindi si tratta di indagare sempre più in sé stessi, di dominare la psiche e gli autocondizionamenti del carattere e della personalità, di verificare le proprie
capacità sensoriali, di vincere le emozioni e le suggestioni, di superare la fantasia nei
suoi aspetti dombra e di irrealtà, per attingere allimmaginazione, ed aprirsi
alla dimensione artistica ed allarchetipo della Bellezza. Secondo gli antichi rituali cinque Fratelli formano una Loggia giusta, che corrisponde allUomo che prende coscienza di sé, cioè, analogicamente, allUomo che , oltre alle componenti qualitative citate, acquisisca la Forza (Ercole o Marte) e la Bellezza (Venere); ed anche alluomo che indaga e padroneggia la Legge Binaria, anche nel suo aspetto di Bene e di Male, con tutte le relative implicazioni interiori. È in C.C. che si esplica il Lavoro del Compagno dArte, contraddistinto dal numero cinque per letà, i passi, la batteria, il toccamento, la Stella Fiammeggiante (v.), ecc.
Camera di Mezzo: Il Lavoro muratorio in C.M., denominata anche Camera da Maestro, deve tendere alla realizzazione, ovvero alla piena padronanza, sul piano spirituale, attraverso lassunzione di un atteggiamento di carattere equilibrante, con riferimento preponderante allelemento Aria (Aria terza di Acquario, il Segretario) ed agli altri Elementi terzi: Fuoco terzo di Sagittario (Secondo Sorvegliante), Terra terza di Capricorno (Grande Esperto Terribile) ed Acqua terza di Pesci (Ospitaliere). Quindi si tratta di dominare la mente, di conquistare la più difficile delle libertà, quella interiore, dalle idolatrie e dalle scorie dottrinarie, di acquisire tutto il sapere saputo, per giungere alla Conoscenza, nonché di aprirsi allintuizione della legge che è dentro e fuori di noi e, purificati, perseguire la concretizzazione degli ideali a cui si ispira lIstituzione muratoria. Secondo gli antichi rituali, sette Fratelli formano la Loggia giusta e perfetta, che corrisponde allUomo che ha acquisito la Maestria, cioè, analogicamente, alluomo che , oltre alle cinque componenti qualitative menzionate, prende coscienza della Giustizia (Giove) e del Rigore (Saturno). Egli è padrone della Legge Binaria sui tre piani, ed applica la Giustizia ed il rigore a sé stesso, ai Fratelli ed allUmanità, come espressione della Legge cosmica, esercitando il suo libero arbitrio. La C.M. rappresenta il livello in cui si esplica il Lavoro del Maestro Massone, contraddistinto dal numero sette e più, per letà, i gradini della scala, la batteria, la Menorah (v.), ecc. Costituzione e Regolamento dellOrdine riservano alla C.M. la competenza per la discussione e ladozione di vari provvedimenti riguardanti la Loggia, quali lelezione del Gran Maestro, le votazioni per il rinnovo annuale delle cariche Dignitarie, e determinate misure disciplinari.
Camerlengo: Termine derivato dal tardo latino camarlingus, tratto dal franco kamarling, addetto al tesoro sovrano; sinonimo di camerario, definente nella Costituzione comunale il tesoriere del Comune. Per i re Normanni e svevi il Gran Camerario era lufficiale preposto alla Camera o fisco regio, che inoltre si prendeva cura della persona del re, presiedendo il tribunale supremo delle finanze. Nella Chiesa sin dallXI secolo il camerarius presiedeva la camera apostolica, ed era nominato dal papa in Concistoro. Dal XV secolo il C. vaticano ha importanza solo nel caso di vacanza della Sede apostolica, accentrando in questo caso il governo provvisorio della Chiesa per lintero aspetto amministrativo. Oltre a tale carica, nella gerarchia ecclesiastica esistono anche il C. del Sacro Collegio, che è scelto tra i cardinali residenti a Roma, ed il C. del clero romano, attribuzione onorifica data a colui che presiede le conferenze del clero parrocchiale romano.
Cameron: Richard, teologo presbiteriano scozzese (Falkland 1648-1680), esponente dei «Covenanters», ovvero difensori del Covenant, o patto con il quale gli Scozzesi si erano legati per difendere il più rigido calvinismo (v.). Quando i Covenanters furono sconfitti da Carlo II, C. volle continuare la lotta contro gli Stuart, ma fu ucciso nel corso della battaglia di Aird's Moss. I suoi seguaci, denominati anche Cameroniani, formarono la «Reformed Presbyterian Church», la Chiesa Presbiteriana Riformata, tuttora esistente in Scozia, in Irlanda e negli Stati Uniti, impostata sul calvinismo più ortodosso.
Cameroniani: Seguaci di una setta scozzese, così denominata dal suo fondatore, Richard Cameron (v.), teologo e riformatore presbiteriano scozzese. Furono formalmente riconosciuti dallo Stato nel 1743, e formarono la Chiesa Presbiteriana Riformata impostata sul calvinismo più ortodosso, tuttora esistente in Scozia, in Irlanda e negli Stati Uniti, sebbene ormai del tutto fusa con la Libera Chiesa Scozzese.
Camillo: Epiteto etrusco attribuito ad Hermes (v.) o Mercurio, con il significato, in quella lingua, di messaggero degli dei.
Camiti: Termine designante i discendenti di Cam, uno dei figli di Noé scampati al Diluvio universale. L'etnografia biblica (Genesi 10), dopo aver citato i tre figli di Noé, Sem, Cam e Japhet, enumera i loro discendenti. I C. rappresentano il gruppo più consistente, poiché Cam ebbe quattro figli: Chus, Mesraim, Phuth e Canaan (Genesi 10, 6-20). I loro discendenti si estesero sulla costa mediterranea, dalla sponda meridionale della Palestina alla Tripolitania. La moderna etnologia, seguendo il criterio antropologico, considera camitico il tipo rappresentato da popolazioni bianche dell'Africa settentrionale ed orientale, storicamente non immigrate dall'Arabia o dall'Europa. Tradizionalmente si suddivide in due ceppi: settentrionali (libico berbero) ed orientale (cuscitico). Il nome C. conserva tuttavia il suo preciso significato etnologico solo quando si parla delle popolazioni cuscitiche, la cui cultura è caratterizzata dalla struttura gentilizia patriarcale, dall'allevamento del bestiame cui talvolta veniva dato valore sacrale, dalle abitazioni a tenda cupoliforme e dal nomadismo. Influssi di tale cultura si ritrovano presso i Niloto-C., i Bantù lacustri e, meno chiaramente, fra i Niloti, i Ful, gli Aussa dell'Africa occidentale e gli Ottentotti. Linguisticamente si propende a considerare questi gruppi come ceppi distinti, aventi però vari collegamenti fra loro. Convenzionalmente si ritiene opportuno assumere le seguenti discendenze da Cam: Chus sarebbe il capostipite degli Etiopi; Mesraim degli Egiziani; Phuth dei Libici e Canaan dei Cananei (v.).
Cammino: Atto del camminare, direzione o luogo verso cui si cammina, condotta o modo di comportarsi. Ogni essere umano considera implicitamente che la vita possa essere considerata un C., per lo più difficoltoso, ovvero inesorabilmente in salita. Si possono dare molte spiegazioni apparentemente convincenti ad un tale modo di considerare la vita. Tuttavia, proprio per il fatto che "camminiamo", spesso non riusciamo a vedere con chiarezza la ragione del nostro camminare. È possibile considerare il C. come un percorso obbligato dal tempo e dagli eventi che ci accompagnano nella vita esteriore, definendo "destino" la strada prescelta, oppure tracciata da cause esterne o da altri esseri umani. Possiamo anche concepire il percorso della vita come un bisogno di seguire la nostra vocazione interiore. Pur essendo consapevoli degli ostacoli che si frappongono al nostro andare, l'intuizione della nostra reale identità potrebbe rappresentare la ragion d'essere del nostro motore interiore. Significativa ed impressionante è la raffigurazione del Cammino Iniziatico presente nella "Pietatella" di Napoli, una sontuosa cappella privata nobiliare ricca di preziose sculture, fatta costruire dal massone Raimondo di Sangro, principe di San Severo, nella seconda metà del XVIII secolo.
Campana: Strumento ottenuto per fusione di una lega di bronzo, talvolta contenente anche argento. È a forma di tazza rovesciata che, sospesa, emette un suono allorché le pareti sono percosse allinterno da un battaglio od allesterno da un martello. Non è determinabile con certezza quando il culto cristiano abbia incominciato ad usarla. A differenza di altri strumenti, come il corno dariete od il flauto di canna, era interamente costruita dalluomo: quindi non era un sottoprodotto od un residuo del mondo naturale, ma era forgiata intenzionalmente a scopo sacro. Rappresentava il trionfo delluomo, creato ad immagine di Dio, sulla natura non rigenerata e, impiegata in un contesto religioso, come la stessa voce umana diventava un veicolo dello spirito. I primi documenti che citano la C. risalgono al VI secolo (Gregorio di Tours). Nell'VIII secolo papa Stefano II (752-757) fece costruire in San Pietro una torre campanaria dotata di tre C., e da allora si diffuse l'uso di collegare l'impiego della C. con la costruzione del campanile. Diffusesi rapidamente in chiese e conventi (tra le più antiche vanno enumerate quelle del monastero di San gallo in Svizzera e quelle di Canino presso Viterbo), solo con il IX secolo l'uso in Occidente divenne rituale. . A partire dal XII secolo le C. furono decorate con iscrizioni (come il suo nome, spesso riferito a quello di spade famose, come Excalibur) e pregiati ornamenti. Con il sorgere dei Comuni, cominciarono ad essere usate C. civiche, per lo più appese alle torri dei palazzi municipali. La fusione delle C. era affidata a monaco e laici vaganti, accomunando dal XVI secolo anche la fusione delle bocche da fuoco. Dal XVI secolo vi furono fonderie stabili, ma i fonditori erranti continuarono ad esistere fino al XVIII secolo, tramandandosi il mestiere di padre in figlio. La C. segna le ore, e la suddivisione del tempo in unità calcolate è lo strumento per mantenere sotto controllo le forze del Caos (v.), dell'oscurità e del male, che circolano invisibili nell'etere. Secondo un libro di preghiere tedesco del XII secolo, i demoni vengono terrorizzati e fuggono, e gli spiriti della tempesta, la peste, le forze del male e gli spettri dei defunti dall'orrido aspetto e dalle voci agghiaccianti sono cacciati dal suono delle C. di una chiesa. Se la Russia vanta più C. di ogni altra nazione, Roma è certamente la città con il maggior numero di C., le più antiche e quelle di maggiori dimensioni. L'uso delle C. è fissato dal Codice di Diritto Canonico (ca. 612), che ne regolamenta il servizio per il culto, elencandone gli altri possibili usi per il bene della comunità (incendi, inondazioni e calamità naturali). Lo stesso Codice (can. 1169) stabilisce che esse siano benedette o consacrate con una complessa cerimonia corrispondente ad una forma di battesimo, secondo formulari definiti nel pontificale romano. Ogni C. viene aspersa con acqua purificata e santificata, consacrata ed unta con olio santo affinché con il suo suono «metta in fuga il demonio». La benedizione delle C. è affidata al vescovo o ad un sacerdote da lui delegato.
Cana: Villaggio della Galilea, nei pressi di Nazareth, in cui il racconto evangelico (Giovanni 2, 1-11) narra di Gesù che compie il suo primo miracolo, mutando l'acqua in vino nel corso di un banchetto nuziale. Alcuni critici moderni identificano C. con l'attuale Hirbet Qanah, altri invece con Kefr Kenna. Occorre rilevare che la C. del Nuovo Testamento non va confusa con la C. della tribù di Aser (Giosué 19, 28). Secondo alcuni studiosi di esoterismo, tra i quali Jean Reville, la trasformazione dell'acqua nel vino sarebbe del tutto simbolica. L'acqua rappresenterebbe l'Antica Alleanza, ed il vino la Nuova, sostituita da Cristo all'antica. Per cui sarebbe la continuazione della purificazione del Nuovo Tempio, la nuova nascita in opposizione alla nascita terrestre, l'annuncio alla samaritana del culto dello Spirito che sostituisce gli antichi culti esteriori, l'ordine nuovo in luogo di quello antico. Nell'iconografia il tema delle nozze di C. appare nell'arte paleocristiana fin dal III secolo. Rappresentazioni del miracolo furono rinvenute nelle catacombe romane. La stessa figurazione appare nei mosaici della volta del battistero di Napoli, nel cielo della basilica di Sant'Apollinare Nuovo in Ravenna, ed in un pannello portale della basilica di Santa Sabina in Roma.
Cananei: Nome degli abitanti del paese di Canaan che, con l'andare del tempo, venne impiegato per designare tutti gli abitanti pre-israelitici della Palestina. Gli scavi archeologici effettuati negli ultimi decenni hanno rivelato molti aspetti della storia, della civiltà e della religione dei C. In ogni città israelitica, sotto gli strati appartenenti al periodo israelitico (età del ferro), sono stati scoperti i segni della cultura cananea. I C. non erano una nazione unita, ma ogni villaggio ed ogni città, con i relativi dintorni, era soggetta al suo sovrano. In tempo di guerra i principi minacciati da un'aggressione si univano saldamente in lega. La religione dei C. presenta uno sviluppo imponente e significativo con l'avvento della cultura mesolitica, detta «natufiana», dal nome della località tipo costituita dalla caverna di Shukbah, nello Uadi en-Natuf (7000-6500 a.C.). Vi sono stati scoperti reperti indicanti nella religione dei Natufiani un culto delle forze fecondanti della natura, omologate a quelle umane. Si stabilisce così un rapporto religioso tra la fecondità umana e la fertilità della terra. Nel 1930, a Gerico, sono state portate alla luce tre statue in grandezza naturale, raffiguranti un dio-padre barbuto, una dea-madre ed un dio-bambino. Essi rappresentanti uno dei più antichi esempi di culto di una trinità fecondatrice, la cui ierogamia costituisce un tipico mezzo di difesa della comunità agricola dalle crisi. In origine il nume supremo era il dio Bel, poi soppiantato da Baal (il Signore), dio della guerra e del cielo, simboleggiato da un toro. La compagna di Baal era Astarte (in ebraico Astoreth), dea della fecondità, simboleggiata dal tronco d'albero o dal palo sacro. Il culto di Astarte era molto sensuale, e comprendeva la prostituzione sacra (v. Ierodulia), mentre il culto di norma consisteva in sacrifici, sia cruenti che incruenti, ma mai umani. Molto accentuato presso i C., in ogni epoca, era il culto e la cura dei morti.
Cancellazione delle Logge: (G.O.I.) Le Logge che siano morose da oltre dodici mesi nel pagamento delle capitazioni o di ogni altra contribuzione deliberata legittimamente dagli Organi competenti, o che, quantunque convocate ai sensi dell'art. 51 lettera g), non svolgano lavori rituali o non provvedano nel periodo fissato al rinnovamento delle cariche, sono cancellate dall'elenco delle Logge del Grande Oriente d'Italia. Il Regolamento dell'Ordine fissa le procedure per l'adozione del provvedimento o per il reclamo (Art. 23 della Costituzione dell'Ordine).
Cancro: Insidioso animale che la vendicativa Giunone inviò contro Ercole mentre combatteva contro la formidabile Idra di Lerna. Il C. riuscì a mordere ad un piede l'eroe che, noncurante della ferita, lo schiacciò. Giunone, per eternarne la memoria, lo collocò tra i dodici segni dello Zodiaco (v.). Lo scarabeo sacro (Kephera) rappresenta il segno del C., e nelle stele egizie viene raffigurato con il sole tra le chele. È al C. che sono attribuiti i misteri esoterici; infatti il suo glifo - D - ricorda una cellula che si sta per moltiplicare, o due forme umane allungate in senso opposto, l'una a simboleggiare la nascita e l'altra la morte. In ogni tradizione il C. rappresenta la fecondità, perché questo segno esprime il seme del futuro dell'umanità. Si identifica con l'archetipo materno individuato da Jung, ossia il principio di tutto ciò che è grande, e che contiene, nutre e protegge ciò che è più piccolo. Questo segno è governato dalla Luna, simbolo femminile, uterino, dell'attività psichica dell'inconscio. L'Astrologia (v.) inquadra il C. nell'elemento Acqua, e considera i nati sotto questo segno (dal 21 giugno al 22 luglio) come persone molto sensibili e pronte a sviluppare un proprio mondo interiore immaginario e quasi romanzesco. Ottimisti, hanno un intenso rapporto che li lega sia alla madre che alla famiglia. Sensibili, romantici, umorali e ricettivi, amano il quieto vivere, come ricordano volentieri le cose belle del passato. Per loro la casa rappresenta il mondo ed un sicuro rifugio. Amano ascoltare la musica, specie quando possono farlo in pantofole. La loro sensibilità si associa ad una forma di insicurezza e di timidezza, e nel timore sempre d'essere messi in ridicolo possono diventare molto permalosi e suscettibili. Ottimi ascoltatori, profondamente buoni, sanno raccontare e comprendere molto bene. Se costretti a difendersi, diventano anche aggressivi. Sono ambiziosi ma in modo larvato, mai scoperto, e di norma i loro sforzi sono coronati dal successo, sebbene solo nella seconda metà della vita. Vengono coinvolti dai problemi altrui, e sono capaci di sacrificarsi per il prossimo. Quando danno una parola la mantengono. Particolarmente intuitivi, sono dotati di buona memoria, sia per quanto fanno che per quello che subiscono. Sanno essere molto dolci e sensibili, perché le loro emozioni sono intensissime, e solo la tenerezza e l'amore li rendono felici. Quando in casa viene loro a mancare il calore dell'affetto, si rinchiudono nel guscio, rassegnati e soli, rifugiandosi nel mondo dei bei ricordi. Di norma meteoropatici e d'umore instabile, tendono ad idealizzare l'amore, dando molto ma richiedendo moltissimo in cambio. Intellettualmente curiosi, sanno essere comprensivi e disponibili. Amano viaggiare ma sono ancora più felici di ritornare a casa, dove difendono tenacemente la loro vita privata ed i piccoli vizi. Apparentemente flemmatici, sono in realtà nervosi, impressionabili, emotivi e sensibili. Quando vogliono ottenere qualcosa sanno essere ottimi diplomatici, mascherando molto bene le loro mille paure. Esotericamente sono portati a vivere in un mondo personalizzato, chiuso all'eccesso. Devono riuscire a superare invece l'egocentrismo caratteriale che li distingue, sforzandosi di ampliare la loro protettività a tutti, onde realizzare la vera solidarietà della grande famiglia umana. Dovrebbero cioè imparare a fondersi con l'universo, ad allargare i loro orizzonti, ed a trasferire dalla famiglia all'intera umanità l'enorme potenziale affettivo di cui sono naturalmente dotati, decentrandolo da loro stessi al Tutto.