Allume: Nel linguaggio alchemico è il Sale (v.) dei Filosofi, una sostanza che può essere avvicinata all’Etere, lo spirito che anima e, al tempo stesso, differenzia le cose.

Almagesto: Termine di derivazione araba (da al-Magisti, il massimo), con il quale si identifica il celebre trattato di Claudio Tolomeo, astronomo, matematico, geografo e fisico, nato in Egitto nel 100 d.C. e morto nel 178. I Greci l’avevano chiamata Grande raccolta matematica di astronomia, ma il "Grande" venne presto sostituito da "Massimo". Gli Arabi vi aggiunsero l’articolo al, come se si trattasse di un nome proprio, ed i traduttori latini medievali cambiarono il titolo in almagesti od almagestum. Si tratta di un trattato che riassume tutte le nozioni astronomiche e matematiche del medioevo. Vi si trova una completa esposizione della trigonometria piana e sferica, un catalogo di ben 1022 stelle, ricerche sulla distanza fra terra e sole, e la descrizione degli strumenti astronomici in uso nell’antichità. L’opera, costituita di tredici libri, contiene tra l’altro l’enunciazione del famoso sistema geocentrico (la Terra è al centro dell’universo9 che, dal nome dell’autore, è detto tolemaico. Tale sistema fu accettato, in astronomia, per quattordici secoli, ovvero fino a quando lo scienziato polacco Nicola Copernico (1473-1543) si fece assertore del sistema eliocentrico, per cui il sole è al centro dell’universo. Tale tesi venne formalmente adottata da Galileo Galilei (1564-1642) nel 1611, ed inizialmente appoggiata dalla Chiesa, in particolare da papa Urbano VIII. Nel suo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, pubblicato con l’approvazione ecclesiastica nel 1632, Galileo (v.) dimostrò l’assoluta infondatezza del sistema tolemaico ironizzandolo. Un solo anno dopo il Tribunale dell’Inquisizione proibiva la diffusione del libro, facendo arrestare il settantenne autore, infermo e sfiduciato. Sottoposto ad interrogatori serrati, e sotto la costante minaccia della tortura, fu costretto all’abiura (v.). Condannato al carcere a vita, vide la pena commutata nel domicilio coatto, che trascorse prima a Siena e poi ad Arcetri, dove visse gli ultimi nove anni di vita quasi cieco e sotto un regime persecutorio continuo.

Altare: Tavola liturgica sulla quale il sacerdote (cattolico) celebra il sacrificio della santa messa. Sinonimo di Ara (v.), presso greci e romani era costituito da una specie di piattaforma in legno o pietra, sulla quale venivano offerti sacrifici agli dei Superi, cioé del cielo, in contrapposizione a quelli Terrestri, od Inferi. Per gli altri dei era sufficiente la più modesta Ara (v.), ovvero un semplice rialzo od un muricciolo destinato allo stesso scopo ed anche per raccogliere offerte. L'A. sorgeva dapprima su alture dominanti il territorio, in seguito quasi sempre nella parte più riposta e custodita del tempio. L'A. paleocristiano era spesso costruito in legno, come dimostrano i frammenti lignei conservati nell'Arcibasilica Lateranense ed in Santa Prudenziana a Roma. Nel 517 il sinodo di Epaona vietò di consacrare A. che non fossero di pietra. L'uso di rinchiudere all'interno dell'A. le spoglie del martire cui esso era dedicato od altre reliquie, diede un ulteriore impulso all'adozione della tipologia greco-romana dell'A. a parallelepipedo. Spesso, al disotto dell'A. vero e proprio, vi era una cameretta vuota, detta arca, comunicante con la tomba del martire. Denominato confessione, questo A. ebbe grande diffusione nel Rinascimento. Nella sua collocazione fu preferito per lungo tempo il punto di demarcazione tra presbiterio ed abside. L'A. centrale fu spesso accompagnato da strutture architettoniche che gli dessero il massimo risalto, come in San Pietro ed in Santa Maria di Cosmedin a Roma. Con l'avvento dell'architettura gotica l'A. venne spostato fino a farlo appoggiare alla parete di fondo, rendendo necessaria la decorazione di questa. Nacque così il retro A., composto da doni votivi o dal tesoro del tempio. Splendidi esempi ne sono il dossale di san Nicola a Burgos e la pala d'oro di San Marco a Venezia. Il dossale prese poi la forma di postergale marmoreo o di polittico dipinto, di cui si hanno splendidi esempi nelle pale di Cimabue e Duccio. Dal Rinascimento italiano in poi venne infine abbandonato il polittico ed adottato un unico grande elemento figurativo, seguendo l'esempio di Tiziano.

Altenberg: Denominazione del Convento Massonico tenutosi presso Jena nel 1763-64. Vi fu fondato l’Ordine della Stretta Osservanza (v.) templare. L’Europa venne divisa secondo l’antica struttura del primitivo Ordine del Tempio, in nazioni o lingue, province, Grandi Priorati e Priorati, Prefetture, Commanderie, ecc. Le nove province erano quelle di: · 1) Aragona; · 2) Alvernia; · 3) Occitania; · 4) Leon et Hispania; · 5) Burgundia; · 6) Britannia, · 7) Germania Inferior (tra l’Elba e l’Oder); · 8) Germania Superior et Italia; · 9) Graecia et Archipelagus. In precedenza, verso il 1739 ad Unwunden nell’Alta Lusazia, ed a Dresda nel 1755, aveva preso avvio l’opera di Karl Gotthef barone von Hund und Alten-Grotkau, "Eques ab Ense", che fondò il Capitolo Templare di Unwunden dopo essere stato armato Cavaliere a Parigi. Nel 1767-70 egli rivelò la classe segreta dei Cavalieri Professi e Gran Professi. Successe a von Marshall quale Gran Maestro della VII Provincia; era anche Gran Tesoriere e Visitator Generalis Ordinis della Stretta Osservanza Templare, di cui fu ispiratore manifesto fino alla morte (1776). Gli si deve anche la riorganizzazione, in Francia ed in Italia, grazie a von Weiler, "Eques a Spica Aurea", dell’Ordine del Tempio. I suoi meriti furono riconosciuti da diversi sovrani europei.

Altruismo: Amore, dedizione verso il prossimo, opposto o contrario di egoismo, viene oggi comunemente definito come virtù caratteristica dell'essere umano del futuro, ovvero del cittadino dell'imminente età dell'Acquario (v.). Dalle innumerevoli scuole esoteriche, delle più disparate tendenze, sparse intorno al mondo, ci giungono molteplici previsioni riguardanti l'avvenire dell'umana società nell'immediato superamento della fatidica soglia del terzo millennio. Si tratta di previsioni straordinariamente concordanti tra di loro, alla luce del da loro previsto epilogo del fenomeno. Queste sarebbero le conseguenze dei radicali mutamenti che incombono sull'umanità attuale. Qualora tali teorie dovessero trovare riscontro nella realtà, svanirebbe il persistente pessimismo di quanti sostengono trattarsi di futili congetture e di illusorie utopie. Abbandonati gli egoismi che hanno dominato e condizionato la storia umana degli ultimi millenni, finalmente l'uomo potrebbe trovare nobili motivazioni nella mutata coscienza collettiva. Nel più puro A. l'uomo si ritroverà nella novella condizione di Uomo, vedendo nel prossimo non più il concorrente od il potenziale nemico ma l'amico vero, il Fratello, con cui collaborare, di cui fidarsi ciecamente, con cui operare, in piena simbiosi con la natura intera. Una condizione che, se realizzata, consentirà certo e finalmente a Dio, al Creatore, al Grande Architetto dell'Universo, di sorridere compiaciuto per l'acquisito definitivo progresso della Sua cara Umanità. Sembrerebbe una burla od un paradosso, ma esistono filosofi storici che sostengono che "Adolfo Hitler fu un perfetto altruista. Egli infatti schernì i valori materiali nella sua vita privata. Fu la personificazione dell'ascetismo e del sacrificio, mentre richiese il sacrificio di tutti gli esseri umani e dei loro valori per la sua "causa superiore", da lui ritenuta giusta, del dovere e dell'obbedienza verso la società. Egli alimentò il suo debole ego e la sua pseudo stima con un sempre crescente bisogno di potere e di controllo sugli altri, esercitati mediante la forza. Similmente, personaggi come Gesù, Mao Tze Tung, Pol Pot, Nader ed altri altruisti, hanno ignorato l'onestà, schernito i valori materiali e sopravvissuto per mezzo di un potere non guadagnato che si sono procurato con dei raggiri ingannatori od addirittura con la forza bruta. Hanno avuto bisogno di esercitare il controllo sopra gli altri per sostenere il loro debole ego. Tutti questi altruisti si sono procurati il potere attaccando i valori, danneggiando o uccidendo lo stesso innocente produttore di valori ed usurpando i valori che gli altri si erano guadagnati".

Altruista: Individuo dotato di tenerezza, benevolenza ed affetto per il prossimo e per la natura intera, Trattasi di una condizione derivata dall'annullamento dell'ego, e quindi l'eliminazione dei vizi, il che comporta l'espansione dello spirito umano e l'esaltazione delle virtù. L'ambizione viene temperata dal sentimento e gli impulsi attivi sono moderati a vantaggio dell'organismo stesso. I sogni sono disinteressati, e la luce di un idealismo elevato si diffonde intorno alla personalità, trasformata dalla generosità in sorgente di spontaneo, genuino e naturale calore umano, e di luminoso candore relazionale.

Alumbrados: Setta eretica sorta in Spagna agli inizi del XVI secolo, particolarmente diffusa nelle diocesi andaluse di Cadice e Siviglia. I suoi seguaci si definivano "illuminati" dallo Spirito Santo, e sostenevano che anche nel corso della vita terrena l’essere umano è in grado di realizzare la visione benefica di Dio. Allorché ottenuta, diverrebbero superflui i sacramenti, le preghiere ed i digiuni imposti dalla Chiesa. Furono duramente perseguitati ed in gran parte sterminati dalla Santa Inquisizione (v.).

Amalriciani: Seguaci di una setta cristiana, il cui fondatore fu Amalrico di Bena, filosofo e teologo francese del XIII secolo. Essi credono: · che Dio sia in tutte le cose; · che i Sacramenti siano inutili dal momento che è già iniziata l’era dello Spirito Santo; · che Dio si sia manifestato e rivelato tre volte: la prima in Abramo (epoca del Padre); la seconda in Cristo (epoca del Figlio); la terza in Amalrico e nei suoi seguaci (epoca dello Spirito Santo). La setta venne condannata dal IV Concilio Lateranense del 1215,anno in cui il cadavere di Amalrico fu riesumato ed arso sul rogo. Scrive H. De Lubac (La posterità spirituale di Gioacchino da Fiore, vol. I, Jaca Book, Milano, 1983): "Amalrico, universitario parigino, sembra essere stato soprattutto appassionato di dialettica … In quale misura la sua setta, a tutta prima avvolta nel segreto, formata dopo la sua morte da un gruppo di suoi discepoli, si riallaccia al suo insegnamento, è impossibile dirlo. Nelle cronache dell’epoca si vedono i racconti concernenti questi A., e le loro fonti ingrossarsi e deformarsi lentamente e progressivamente. Ciò che appare certo è che essi professavano un panteismo anticlericale e libertario, analogo a quello di diversi movimenti spirituali del XII secolo, basandolo sul "Deus omnia in omnibus", di San Paolo. Malgrado certe mescolanze, la posterità degli A. sarà ben diversa da quella di Gioacchino da Fiore (v. Gioachimisti). La si ritroverà piuttosto nelle diverse varietà dei "Fratelli dello Spirito Santo"; i primi di cui abbiamo menzione si chiamavano "Fratelli del Nuovo Spirito". Per loro il Padre si sarebbe incarnato in Abramo e nella sua stirpe, il Figlio in Cristo e nei cristiani, e lo Spirito negli Spirituali".

-Ambelain: Robert, attivissimo Massone francese amante del mistero, fu Gran Gerofante del Rito di Memphis e Misraim, nonché Gran Maestro Onorario del Grande Oriente del Brasile. Nel 1944 ricostituì e lanciò l'Ordine Martinista degli Eletti Cohen. Profondo studioso delle dottrine esoteriche, è autore di numerose opere riguardanti le più disparate tematiche di interesse squisitamente esoterico. Tra gli argomenti trattati e le opere pubblicate sono da ricordare soprattutto: l'Astrologia scientifica ed esoterica, l'esoterismo evidenziato nell'architettura e negli innumerevoli elementi decorativi della cattedrale di Notre Dame di Parigi (All'ombra delle Cattedrali), la Gnostica (Adamo dio rosso e Nozione gnostica del Demiurgo nelle scritture), il Celtismo occulto (Ai piedi dei Menhir e Le triadi celtiche), il Martinismo (La Libera Muratoria occultista e mistica e Martinismo contemporaneo), l'occultismo (Talismania pratica ed Il dragone d'oro), i Tarocchi, la Cabala, i Templari, i Rosa+Croce (Sacramentario dei Rosacroce), la Magia (Il cristallo magico) e l'Alchimia (Scala Philosophorum, ossia il Simbolismo degli Strumenti nell'Arte Reale). Quest'ultima opera è arricchita da una interessante e dotta appendice, in cui sono trattati a fondo argomenti quali Il Rebis (v.) e la Tavola di Smeraldo, che la Tradizione attribuisce ad Ermete Trismegisto.

Ambiente: Insieme delle condizioni fisiche, chimiche e biologiche nelle quali si svolge la vita degli organismi. Compito affidato all’ecologia (v.) è lo studio dei rapporti tra A. ed esseri viventi. Le caratteristiche dell’A. variano notevolmente a seconda delle regioni, ed influenzano la locale differenziazione della flora e della fauna. È fondamentale la distinzione dell’A. in subaereo o terrestre e subacqueo od acquatico. Il primo comprende l’A. epigeo, ovvero la superficie delle terre emerse e la parte dell’atmosfera abitata da esseri viventi, ed è caratterizzata dalla presenza di luce e da notevoli variazioni delle condizioni fisiche (temperatura, umidità, ecc.), e l’A. ipogeo, costituito da caverne, grotte, gallerie e strati superficiali e profondi del terreno, caratterizzato da mancanza di luce diretta e da lievi variazioni delle condizioni fisiche. L’A. subacqueo invece è distinto in marino, d’acqua dolce e di acque salmastre; il primo si distingue a sua volta in regione costiera e pelagica. Sul piano sociale, l’A. è determinante nella formazione dell’individuo, distinto anche per l’influenza del fattore ereditario. L’A. comunque condiziona essenzialmente il comportamento dell’individuo, anche se una visione pessimistica dell’A. assegna a questo un’influenza molto modesta, giudicando determinante solo i fattori ereditari, una posizione esasperata che ha generato il fenomeno del razzismo. Esiste anche uno stretto collegamento fra A. ed atteggiamento politico, poiché chi crede nell’influenza dell’A. nella formazione dell’individuo è propenso a riconoscere nell’individuo stesso i valori della tradizione liberale e democratica. I genitori che trasmettono ai figli il loro patrimonio ereditario rappresentano anche il loro primo A. che li educa e li forma, sia in rapporto ai caratteri positivi, come vivacità intellettuale e livello culturale, sia a quelli negativi, come trascuratezza e nervosismo. Il cosiddetto rispetto per l’A. così come la diffusione delle politiche ecologiche, costituiscono parte essenziale della politica sociale di quasi tutto il mondo moderno, ormai inevitabilmente cosciente dei gravi danni che l’uomo ha provocato all’A., solo come conseguenza di oltre mezzo secolo di scriteriato sfruttamento della natura, effettuato per puro lucro. Oggi l’essere umano tende finalmente a riavvicinarsi alla natura, all’amore per la terra, ricercando vie e mezzi per porre rimedio allo scempio che la sua miopia ha causato. Un amore ed una vicinanza che da sempre caratterizza taluni popoli, come i pellerossa (v.). Sull’argomento è significativa ed eloquente la citazione di un pensiero che fa parte della tradizione degli Algonquine (Maniwaki, Quebec, Canada): "Giorno verrà in cui l'uomo scoprirà che le acque torbide del fiume sono prive di pesci, che nel cielo grigio non volano più uccelli, che la terra è spoglia, senza un solo albero che offra a cibo i suoi frutti ed a ristoro la sua ombra. Quel giorno l'uomo vedrà lo scempio da lui commesso, e scoprirà finalmente che non può nutrirsi della sola cosa che allora gli sarà rimasta: il "denaro"! Vedasi anche il messaggio "Siamo parte della Terra".

Ambrosiano: Rito religioso usato nella Chiesa milanese ed il alcune parrocchie bergamasche, comasche, novaresi e del Canton Ticino (Svizzera). V. Rito Ambrosiano.

Amici dell'Equiseto:  Movimento moderno a tendenza decisamente mistica, che si richiama alle teorie propugnate da Swedenborg (v.)

Amici dell'Uomo:   Movimento religioso moderno che si richiama al Millenarismo (v.), proponendosi come fine principale la scelta dei 144.000 eletti di cui parla l’Apocalisse.

Amidismo: Tendenza religiosa diffusa in Giappone, che prende il nome dal culto di Amida, una delle denominazioni di Buddha, divinità della "Terra pura" (Paradiso). La più antica confessione venne fondata nel 1124 da Nyonin, ed era incentrata sull’invocazione continua ed ossessiva del nome di Amida. Scrive D.T. Suzuki (Buddhismo Shin, Ediz. Ubaldini, Roma, 1972): "Amida è il centro della dottrina della Terra pura. È rappresentato come alto tanti e tanti piedi, è dotato di tutte le mirabili qualità fisiche di un grande uomo: dal suo corpo emette raggi di luce, illuminando tutti i mondi, l’intero universo, non un solo mondo; questi mondi sono tanti da sfidare la possibilità umana di calcolo e di misura. Da un lato abbiamo la pura Terra, e dall’altro questo mondo, comunemente detto in giapponese e cinese shaba. L’altro mondo è jodo: jo è puro, do significa terra. Jodo, pura Terra, è la terra dell’impurità, la terra contaminata, in contrasto con la terra della purezza, la pura Terra. La pura Terra è il regno dell’assoluto, e shaba quello relativo. La pura Terra ci si rivela allorché realizziamo che cosa siamo, o piuttosto cosa Amida è".

Ammissione: Atto di ammettere, accettare, ingresso, entrata. Autorizzazione concessa per accedere ad un luogo riservato. Un tempo il termine veniva usato al posto di Iniziazione, mentre ora significa soprattutto affiliazione (v.). Le condizioni per l'ammissione richieste nell'ambito del G.O.I. sono elencate nell'art. 1 del Regolamento dell'Ordine, mentre nell'articolo seguente è esposta in dettaglio la procedura da seguire.

Ammonizione: La sentenza di Giudizio Massonico per lieve colpa commessa da un singolo Fratello o da un’intera Loggia prevede di norma l’A., per la quale non sono previste ulteriori implicazioni (v. Sanzioni).

Amon: Antica divinità egiziana, il cui nome geroglifico Imn derivava dal verbo imen, nascondere. Presente sin dall'Antico Regno tra le divinità eliopolite, faceva anche parte degli otto dei dell'Ogdoade (v.) di Ermopoli, come principio d'invisibilità. Durante il Nuovo Regno diventava dio dinastico, dopo che i principi tebani avevano scacciato gli Hyksos (v.). Era il dio senza volto, essendo solitamente raffigurato con le fattezze del faraone regnante, il dio inconoscibile presente in tutte le cose. Radianza e profumo tradivano la sua presenza, l'incenso era il suo sudore. Dio del Cielo, era associato a Shu, il soffio vivificante, il vento. Assimilava il dio itifallico Min, principio di fecondità. La sua fusione col sole Ra (Amon-Ra) lo faceva accedere alla funzione di misterioso demiurgo che aveva popolato il Nun (v.) prima della creazione. Insieme alla sposa Mut ed al figlio Khonsu, A. costituiva la triade di Karnak. Suoi animali sacri erano l'ariete, potente generatore di vita, e l'oca, che depose l'uovo primordiale. "Tutti gli dei sono tre: A., Ra e Ptah. Il suo nome è nascosto in A., egli è percepito in Ra, ed il suo corpo è Ptah".